Coccarde tricolori sulla toga,
Costituzione alzata al cielo durante l'esecuzione dell'inno
nazionale, cartelli con una frase di Pietro Calamandrei: "In
questa Costituzione (...) c'è dentro tutta la nostra storia,
tutto il nostro passato. Questa (...) non è una carta morta
(...), è un testamento, un testamento di centomila morti.
Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la
dignità (...) lì è nata la Costituzione". Questa la protesta
organizzata dai magistrati del distretto della Corte d'Appello
di Bari per l'inaugurazione dell'anno giudiziario, tutt'ora in
corso nell'aula magna del palazzo di giustizia di piazza Enrico
De Nicola, contro la riforma della giustizia.
"Questa riforma intacca l'equilibrio tra poteri a discapito
del controllo di legalità e ha lo scopo di minare le garanzie
dei cittadini. Oggi chiediamo un confronto e chiediamo di essere
ascoltati perché sul disegno di riforma possa esserci un
confronto col Governo", ha detto Antonella Cafagna, presidente
della giunta esecutiva dell'Anm di Bari.
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