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Azione inibitoria contro ex Ilva, udienza rinviata al 22 maggio

Azione inibitoria contro ex Ilva, udienza rinviata al 22 maggio

Tribunale Milano: 'Improcedibile class action risarcitoria'

TARANTO, 26 febbraio 2025, 19:15

Redazione ANSA

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Il Tribunale di Milano ha rinviato al 22 maggio prossimo l'udienza relativa all'azione inibitoria contro l'ex Ilva presentata da dieci aderenti all'associazione Genitori tarantini e un bambino di 11 anni affetto da una rara mutazione genetica. I ricorrenti hanno chiesto, tra le altre cose, la "cessazione delle attività dell'area a caldo" dell'acciaieria. La motivazione, secondo quanto riferito dai portavoce dell'associazione, "richiama l'utilità di acquisire la nuova Aia e la documentazione a essa allegata".
    Il procedimento era ripreso dopo che la Corte di giustizia europea, esprimendosi sui quesiti sollevati dal Tribunale di Milano, il 25 giugno dello scorso anno aveva stabilito che in presenza di "pericoli gravi per l'ambiente e la salute umana" l'attività dell'ex Ilva "deve essere sospesa". Il presidente della sezione specializzata in materia di imprese del Tribunale di Milano, Angelo Mambriani, sempre oggi ha dichiarato l'improcedibilità della class action risarcitoria, che era stata presentata da 136 cittadini, compresi i promotori dell'azione inibitoria. "Questa decisione - ha commentato l'associazione Genitori tarantini - non stupisce affatto e ci era stata già anticipata come esito prevedibile da parte dei nostri avvocati Maurizio Rizzo Striano ed Ascanio Amenduni. La class action risarcitoria è stata dichiarata improcedile nei confronti di imprese dichiarate insolventi in via definitiva. Che senso ha imbastire un mega processo come la class action, molto dispendioso, se alla fine, in caso di esito vittorioso, non si cava un ragno dal buco?".
    "In ogni caso - concludono - è stato un lavoro che ci ritroveremo utile e pronto nel cassetto per riproporre la class action nei confronti del nuovo acquirente, ammesso che ci sia.
    Ora siamo in attesa della decisione sull'azione inibitoria e siamo fiduciosi che il Tribunale ordinerà come minimo il fermo degli impianti".
   

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