Torna in Puglia il "Guerriero",
l'elicottero AB-412-HP usato dal reparto aeronavale della
Guardia di finanza nei momenti più duri della lotta al
contrabbando. L'elicottero, tra la fine degli anni Novanta e i
Duemila, "ha avuto un ruolo cruciale", scrive la Guardia di
finanza in un comunicato, non solo nelle attività di contrasto
al contrabbando (fondamentale il suo apporto nell'operazione
Primavera del 2000, quando il contrabbando fu sgominato grazie
all'arrivo in Puglia di duemila appartenenti alle forze
dell'ordine), ma anche in quelle sul traffico di droga e
l'immigrazione irregolare.
"Grazie alla sua versatilità e alle capacità di sorveglianza
diventò in brevissimo tempo uno strumento fondamentale per la
Guardia di Finanza", e di fondamentale aiuto per i finanzieri
furono i sistemi elettro-ottici, i radar sofisticati e le altre
tecnologie "avanzatissime per l'epoca", che permettevano agli
operatori "l'individuazione e l'intercettazione dei traffici
illeciti di sigarette via mare che imperversavano nel canale
d'Otranto e lungo le coste pugliesi".
"Negli anni più bui del contrabbando via mare - si legge
ancora nel comunicato - quando flotte di scafi carichi di
tabacchi lavorati esteri solcavano il Canale d'Otranto,
l'AB-412HP ha permesso di individuare e intercettare centinaia
di natanti carichi di tabacchi lavorati esteri, contribuendo a
smantellare un fenomeno criminale che sembrava inarrestabile".
Prima di congedarsi dal servizio, dunque, la finanza ha
voluto compiere un ultimo viaggio nei cieli pugliesi con
l'AB-412-HP, in modo che potesse salutare "la terra che lo ha
visto combattere e vincere tante battaglie". "Il suo ritorno -
si legge infine - non è solo un evento tecnico-operativo, ma un
simbolo di memoria e di impegno e un'opportunità per guardare al
futuro: un tributo a Mancini e Picena, a De Falco e Sottile e a
Zoccola e De Rosa, caduti del Corpo nell'adempimento del dovere,
in terra, in cielo e in mare e a tutti coloro che hanno
combattuto in prima linea per ripristinare la legalità in una
terra che, negli anni '90, era teatro di traffici illeciti tra
le coste balcaniche e italiane".
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