Una donna di 56 anni di Sava
(Taranto) si era rivolta al capo dello Stato Sergio Mattarella
per denunciare le condizioni della casa in cui vive con la
nipote disoccupata, senza acqua e con le pareti intrise di
umidità. E la risposta è arrivata tramite la funzionaria del
Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, Anna
Maria Monorchio, che ha comunicato alla 56enne di avere
inoltrato l'appello all'attenzione e alle valutazioni del
prefetto di Taranto Paola Dessì. Il caso viene riportato oggi
dal Nuovo Quotidiano di Puglia.
La donna, originaria di Manduria, collaboratrice scolastica
part time in una scuola di Sava, dove abita in una piccola
abitazione fatiscente presa in affitto, ha sostenuto di essere
stata abbandonata dalle istituzioni. L'appartamento in cui vive
non è fornito di servizi primari come l'acqua che la signora e
sua nipote si procurano ogni giorno da una vicina fontana
pubblica.
In una nota il sindaco di Sava, Gaetano Pichierri, precisa
che "la signora non è ufficialmente residente nel nostro comune,
ma in un paese limitrofo. Nonostante ciò, pur essendo solo
domiciliata, i servizi sociali di Sava hanno già attivato una
serie di azioni per supportarla, mostrando grande disponibilità
a trovare soluzioni. La signora ha reiterato più volte di non
necessitare di altro se non di un nuovo alloggio, a causa dei
dissidi con il proprietario dell'attuale abitazione".
Gli uffici comunali, osserva il primo cittadino, "continuano
a seguire la situazione con attenzione e stanno predisponendo
una relazione dettagliata da inviare al Prefetto, per garantire
che tutte le informazioni siano trasparenti e che la cittadina
riceva il supporto necessario. Ringrazio il presidente della
Repubblica e i suoi uffici per aver celermente preso a cuore
l'appello della signora, ma - conclude Pichierri - ribadiamo
l'impegno del nostro Comune nel voler essere vicini a chiunque
si trovi in difficoltà, cercando sempre di offrire soluzioni
concrete e tempestive".
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