Sono nati completamente privi di udito o con forme di ipoacusia gravissime. Tuttavia, grazie a un'impianto cocleare - un vero e proprio orecchio artificiale - hanno recuperato l'udito e oggi si sono esibiti in un breve concerto di fronte a Papa Francesco, durante l'udienza generale in Piazza San Pietro.
We are the champions dei Queen; l'Hallelujah resa celebre da Jeff Buckley; la popolare Guantanamera. I ragazzi sono membri della Graeme Clark Youth Orchestra, realtà costituita nel 2019 dalla Fondazione GAES Solidaria, fondazione afferente alla filiale spagnola di Amplifon, e dall'Ospedale Sant Joan de Déu di Barcellona , con l'obiettivo di fornire opportunità di sviluppo musicale a bambini e ragazzi con sordità grave o profonda, sensibilizzando alla prevenzione e al trattamento della perdita dell'udito.
Ieri, i ragazzi della Graeme Clark Youth Orchestra, avevano mostrato le loro doti musicali all'ambasciata di Spagna presso la Santa Sede. "L'impianto cocleare è un orecchio bionico, è l'unico caso in cui un organo artificiale in grado di sostituire un organo naturale", ha spiegato Nicola Quaranta, professore di Otorinolaringoiatria all'Università di Bari Aldo Moro. Il dispositivo sostituisce la funzione dell'orecchio interno danneggiato, inviando gli impulsi sonori direttamente al cervello. "Questo dispositivo rende i bambini con ipoacusia uguali agli altri, perché è in grado di ripristinare la sensazione sonora e ripristinare la percezione verbale. Fa sentire ma, soprattutto, fa capire. Come ci dimostra questa orchestra".
I concerti in Vaticano sono stati resi possibili grazie all'impegno di Amplifon, Cochlear e dell'Ospedale Sant Joan de Déu. "Questa iniziativa è una ulteriore testimonianza dell'impegno sociale del Gruppo Amplifon in tutti i paesi nei quali opera. Un impegno portato avanti dalle fondazioni del gruppo, a partire da Fondazione Amplifon, nata nel 2020 per promuovere l'inclusione sociale e oggi attiva in Italia, Australia, Portogallo e presto in Francia con progetti che coinvolgono oltre 20.000 anziani", ha affermato Maria Cristina Ferradini, direttore generale di Fondazione Amplifon. "Insieme all'inclusione sociale delle persone anziane promuoviamo anche il dialogo tra generazioni, come dimostra l'attività di questa bellissima orchestra di ragazzi promossa dalla nostra consociata spagnola".
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