"Non ci sono risposte soddisfacenti
nella manovra di bilancio, anzi il welfare si indebolisce
ulteriormente". Lo ha detto la portavoce del Forum del Terzo
Settore Vanessa Pallucchi, durante la sua audizione davanti alle
Commissioni Bilancio di Camera e Senato, chiedendo il
mantenimente del regime di esclusione Iva per consentire la
sostenibilità delle attività sociali
"Povertà e disuguaglianze crescenti, sanità pubblica
inadeguata, disagio giovanile, crisi climatica: sono tutte
priorità del nostro Paese che - ha sottolineato - questa Legge
di Bilancio non sta affrontando. Se da una parte è prevista una
misura di sostegno al reddito del ceto medio, dall'altro si
riducono i servizi ai cittadini, anche attraverso i tagli a
ministeri, Regioni e Comuni. Mentre crescono le spese in armi,
lo strumento principale di contrasto alla povertà, l'assegno di
Inclusione, diventa sempre più insufficiente di fronte
all'emergenza in corso. Il sistema di welfare nel Paese si sta
indebolendo ulteriormente, ma interventi per evitare questo
processo erano e sono ancora possibili, nonostante la ristretta
disponibilità di risorse".
Secondo la portavoce, il testo "non contiene alcuna misura
specifica per il Terzo settore che andrebbe maggiormente
coinvolto nella definizione delle politiche pubbliche e
sostenuto per contribuire alla tenuta del tessuto sociale e a
uno sviluppo sostenibile. Chiediamo, tra le altre cose, che in
Legge di Bilancio si intervenga a favore del non profit per
mantenere il regime di esclusione Iva e per eliminare l'Irap.
Nel primo caso, il Terzo settore sembra essere equiparato alle
imprese for profit con l'obbligo di apertura della partita Iva,
nel secondo subisce una pressione ancora più onerosa di quella
che ricade su enti e società commerciali". Pallucchi ha,
infine, chiesto "maggiori risorse nella cooperazione allo
sviluppo, nel servizio civile, nei fondi per l'attuazione delle
riforme sulla disabilità e non autosufficienza".
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