Sono circa otto milioni le persone che in Italia si prendono cura di un proprio caro, che si tratti di un familiare o convivente, oppure di una persona alla quale si è legati da un rapporto di amicizia o affetto. Oltre il 29% è caregiver da più di 5 anni, un ulteriore 25% da più di dieci anni. Emerge dai risultati di un'indagine condotta tra agosto e settembre da Cittadinanzattiva, alla quale hanno risposto circa 600 caregiver familiari e presentata oggi in una conferenza stampa alla Camera insieme al Manifesto-Appello in vista della legge per il loro riconoscimento.
Dai risultati dell'indagine, risulta dunque che il lavoro di caregiver è svolto per lunghi o lunghissimi periodi di tempo, spesso da una stessa e unica persona. Le conseguenze sono che quasi il 45% si sente poco realizzato personalmente e più della metà (55%) dichiara di aver poco tempo per la sua sfera personale, anche se pensa di essere molto utile per la persona di cui ha cura. Inoltre il 73% afferma di aver dovuto rinunciare al lavoro o allo studio per alcuni periodi della propria vita.
Inoltre, la gran parte (52%) non sa se nella sua Regione vi sia una Legge dedicata ai caregiver e questa inconsapevolezza è diffusa anche tra vive in regioni che hanno attivato normative a loro tutela.
Il Manifesto tiene conto di queste istanze ed è stato sottoscritto da 16 Comuni e 88 organizzazioni e associazioni civiche, professionali e sindacali. "Ora - spiega Annalisa Mandorino, segretaria generale Cittadinanzattiva - dobbiamo comprendere quale sarà l'evoluzione normativa, che da una parte vede in Parlamento nove disegni di legge e dall'altro un percorso attivato dai ministeri competenti a livello governativo. Ci impegneremo insieme a tutte le realtà firmatarie perché la legge, che ci auguriamo arrivi presto, contenga quei principi di equità sociale e di inclusione avanzati nel nostro Manifesto".
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