Un traguardo importantissimo,
impensabile fino a poco tempo fa. Le associazioni Fish
(Federazione italiana per il superamento dell'handicap), Favo
(Federazione Italiana Delle Associazioni Di Volontariato In
Oncologia),
Forum Europeo della Disabilità (Edf) e Uniamo (Federazione
Italiana Malattie Rare Onlus) plaudono ai risultati del G7 delle
Disabilità e dell'Inclusione, che si è chiuso ieri con il varo
della Carta di Solfagnano (Perugia).
E' stato "un G7 che ha segnato un cambiamento di rotta - ha
sottolineato il presidente Fish, Vincenzo Falabella - in primis
con la partecipazione attiva del movimento associativo. Dai vari
panel è emerso che il sistema Italia è molto più avanti di altri
Paesi del G7. Gli impegni assunti all'interno della Carta di
Solfagnano porteranno i Paesi sottoscrittori a cambiare rotta,
ad essere più concreti nelle politiche e ad investire sempre più
risorse affinché i diritti siano realmente esigibili. Per non
lasciare indietro nessuno e garantire diritti e pari
opportunità. Il rilancio è possibile se fatto insieme, con
convinzione e determinazione. Solo così possiamo rilanciare le
economie dei nostri Paesi. Solo così possiamo scardinare stigmi
e pregiudizi".
"Ringraziamo la ministra Locatelli - è il commento della
presidente di Uniamo, Annalisa Scopinaro - per aver raggiunto
questo importantissimo traguardo, impensabile fino a poco tempo
fa e frutto di un gran lavoro diplomatico. La Carta è
sicuramente di forte interesse per tutte le persone con
disabilità, in quanto è una prima posizione condivisa su questo
argomento, che dovrebbe cominciare a spingere anche i Paesi che
ad oggi non hanno attivato politiche specifiche a farlo. Dal
punto di vista delle nostre comunità, specialmente quelle con
malattia rara, ci sono ancora alcuni punti da implementare, ma
confidiamo che questo sia solo un primo passo".
La comunità internazionale delle persone con disabilità
accoglie "con favore l'adozione della Carta, il coinvolgimento
del movimento della disabilità durante il processo di stesura e
le iniziative contenute nel documento", ha dichiarato Yannis
Vardakastanis, presidente del Forum europeo sulla disabilità
(Edf) -. "Si tratta di una dichiarazione ambiziosa e
promettente, ma il suo vero impatto dipenderà dal fatto che sia
seguita da miglioramenti concreti. Chiediamo ai leader del G7 di
sostenere le loro parole con azioni e finanziamenti, sia
all'interno dei loro confini che sulla scena internazionale".
"La disabilità oncologica - ha dichiarato da parte sua
Elisabetta Iannelli, Segretario Generale Favo - non è, e non
dev'essere più invisibile. Favo ha partecipato all'evento
epocale che si è tenuto a Solfagnano in occasione del primo G7
Inclusione e disabilità confermando il proprio impegno nel
contribuire fattivamente a tutti i livelli per migliorare la
qualità della vita dei malati e dei guariti dal cancro e per
superare difficoltà e pregiudizi che affliggono le persone con
disabilità oncologica". Iannelli ha anche definito
l'intelligenza artificiale, tema discusso al G7, "di rilevante
importanza anche per i malati di cancro. Le nuove tecnologie e
sistemi di IA possono essere fattori positivi e determinanti per
l'inclusione, a condizione che siano accessibili e che le
persone con disabilità siano coinvolte in tutte le fasi dalla
progettazione, allo sviluppo, dalla produzione all'utilizzo".
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