La musica, intesa come viaggio
tra le note e i colori che trasmettono i suoni degli strumenti
musicali. È il tema centrale della mostra che si resterà aperta
sino al 30 novembre a Palazzo Doglio che diventerà una 'galleria
di colori' ospitando 12 opere del pittore e incisore olandese
René Rijnink. 'L'orchestra', appunto, è il titolo del percorso
espositivo scelto dall'artista e dal curatore della mostra,
Mirco Renzetti, appositamente per Palazzo Doglio.
Dodici lavori realizzati nell'ultimo anno apriranno una
finestra sul mondo artistico di René dove le figure, gli sfondi,
i colori vengono miscelati in un un continuo intreccio tra
realtà e sogno. Il quotidiano assume quasi una visione surreale
in cui ognuno può riflettersi, ritrovarsi o perdersi
all'infinito. "Non cerco di dipingere la realtà, ma la follia
della realtà, quella dei sogni, dei desideri e della fantasia".
Questo il messaggio che l'artista vuole lanciare.
Il percorso artistico del pittore e incisore olandese,
iniziato quando era giovanissimo, nel corso del tempo si è
arricchito di elementi moderni senza mai lasciare la tradizione
classica dei grandi artisti della corrente espressionista e
surrealista. La mostra realizzata per Palazzo Doglio vuole
raccontare una parte importante dell'ultimo periodo produttivo
come "l'atto di un concerto" che ancora non si è concluso.
"Per osservare meglio le opere di René bisogna cercare il
loro lato poetico, senza soffermarsi su quello materiale e
prosaico, per non perdere l'essenza - è il suggerimento del
curatore della mostra Mirco Renzetti -. Non dimentichiamo che
l'arte abbraccia diverse discipline come la musica, la
letteratura, la filosofia, l'antropologia, la sociologia e anche
la psicologia. Il filosofo soprattutto si pone delle domande e
René nelle opere non fa altro che porsi degli interrogativi
sull'essere e sul valore della ragione, oltre che della vita
stessa". E tornando alla mostra aggiunge: "La musica e la
pittura per René sono due assi dello stesso binario: entrambe
rivelano emozioni e immagini che ci conducono in luoghi
onirici".
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