Quattro partite in casa su cinque? No, la prima vittoria in campionato il Cagliari la trova in trasferta. Trasformando in novanta minuti i numeri e la classifica di questo avvio di campionato. I tre punti presi al Tardini significano l'addio all'ultimo posto e l'aggancio a una zona di confine occupata a quota cinque anche da Genoa, Lecce e Parma. Ciao ciao anche al brutto primato dell'attacco con un solo gol: in una sola partita il Cagliari ne ha fatto tre. In più due pali che avvicinano i rossoblù ai blaugrana: la squadra di Nicola è la seconda in Europa nella classifica dei legni colpiti. Proprio dietro il Barcellona.
Una vittoria figlia di un'altra vittoria, quella in Coppa Italia con la Cremonese: dalla sfida di martedì scorso Nicola ha "copiato" la difesa a quattro e la conferma del duo Adopo-Makoumbou in mezzo al campo. Un Cagliari convinto e questa volta deciso anche sotto porta: Piccoli ha trovato il secondo gol, Luvumbo il primo assist. E Gaetano, che si è mangiato una rete, si è fatto perdonare con il passaggio del gol partita di Piccoli. Difesa ancora da registrare: Zortea saltato di netto da Coulibaly nel primo pareggio, Palomino da mani nei capelli in occasione del rigore del due a due. Da brivido anche l'assist involontario di Zortea in occasione dell'ultimo corner. L'ex atalantino però ha avuto il merito di aver aperto le marcature.
Bene tutti e tre i giocatori arrivati dalla Dea: Zortea e Piccoli sono gli autori del primo e del terzo gol, Adopo ha realizzato l'assist per il gol di Marin.
Andrea Capone, ex rossoblù scomparso domenica scorsa a 43 anni, nel cuore. "Un pensiero e una dedica per questa vittoria a lui e alla sua famiglia - ha detto il mister Davide Nicola - La notizia ci ha scossi e mi piace l'idea che possiamo avere onorato al meglio un cuore rossoblù e figlio della città".
Il tecnico a fine gara ha commentato così: "Non sono d'accordo sul fatto che fosse un momento delicato - ha detto - perché la squadra ha perso con due ottime squadre in gran forma come Empoli e Napoli e a Lecce avrebbe meritato almeno un pareggio. Non ero preoccupato perché a livello di prestazioni c'eravamo. Il ritiro? È servito anche a far crescere la condizione di chi è arrivato per ultimo e a provare nuove soluzioni". Ora la Juventus.
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