Sono oltre mille gli emendamenti
presentati al ddl 45 della giunta sulle aree idonee a ospitare
impianti da energia rinnovabili. Tra questi c'è un correttivo
molto corposo dellesecutivo che di fatto riscrive il cuore della
norma.
L'assessore dell'Industria Emanuele Cani, uscendo dal vertice
di maggioranza in corso in Consiglio regionale convocato dalla
presidente Alessandra Todde per serrare le fila in vista dei
prossimi appuntamenti in Aula, riassume le modifiche di
sostanza: "È stato perfezionato l'aspetto della distanza dai
siti tutelati, per errore nella prima stesura sono stati
indicati due chilometri, adesso vengono proposti sette
chilometri, perciò una specifica fortemente restrittiva".
Non solo: "L'altro aspetto che è stato definito è la
questione delle fideiussioni, quindi a tutela dei luoghi dove
saranno realizzati gli impianti", spiega Cani. Si tratta di una
sorta di assicurazione per lo smantellamento e la bonifica che
le società energetiche dovranno pagare all'avvio. È stata anche
specificata la questione delle cosiddette deroghe ai Comuni
nelle zone non idonee: "Abbiamo puntualizzato che l'intesa sarà
tra i Comuni e la Regione, ma i Comuni devono poter deciderie".
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