Sono ripresi in Consiglio
regionale i lavori dopo l'approvazione, ieri in serata e
all'unanimità, di un ordine del giorno sul comparto unico della
pubblica amministrazione che fa sintesi di tre mozioni in
discussione durante la seduta. Questa mattina all'attenzione
dell'Aula la mozione presentata dal centrodestra, primo
firmatario Gianluigi Rubiu (Alleanza Sardegna), sulla "necessità
urgente di porre in atto misure atte ad arginare la diffusione
del virus della Lingua blu nelle aree colpite".
La mozione impegna la presidente della giunta e l'assessore
della Sanità a "porre in essere con urgenza ogni misura
possibile per il tempestivo contenimento della pandemia in corso
al fine di scongiurare l'ennesima catastrofe; a disporre quanto
prima la ricognizione puntuale su tutto il territorio regionale
per accertare, nel minor tempo possibile, quale sia la reale
situazione della pandemia negli allevamenti sardi e a
incrementare il numero di veterinari nei vari territori".
Nei giorni scorsi la commissione Sanità, guidata da Carla
Fundoni (Pd), ha sentito in audizione gli assessori della Sanità
Armando Bartolazzi e dell'Agricoltura Gianfranco Satta: "Siamo
assolutamente consapevoli delle criticità che si stanno vivendo
in tutta la Sardegna - sottolinea con i giornalisti la
presidente Fundoni - e tutto ciò che poteva essere messo in
campo lo ribadiranno anche oggi gli assessori in Aula. La
discesa delle temperature fisiologicamente aiuta in questo
percorso".
Il consigliere di Forza Italia Piero Maieli parla di
"inadeguatezze nell'affrontare questa emergenza", ma "con la
mozione abbiamo fatto delle proposte di buon senso, non abbiamo
sicuramente cercato di polemizzare in maniera fine a se stessa".
I lavori del Consiglio proseguiranno con la discussione della
mozione sui balneari presentata dal gruppo di Sardegna al centro
20 Venti per mantenere aperti i chioschi tutto l'anno.
Nel frattempo, con l'approvazione dell'ordine del giorno sul
tema delle differenze stipendiali tra il personale della Regione
e quello degli enti locali, circa 10mila dipendenti in Sardegna,
si è rende più agevole il cammino per la nascita del comparto
unico. Il documento, infatti, impegna la presidente e la giunta
a mettere in pratica "tutte le azioni necessarie per
l'attuazione del comparto unico, garantendo la parificazione
giuridica ed economica del personale", con l'obiettivo di
superare "le attuali disparità retributive tra dipendenti del
sistema della pubblica amministrazione della Sardegna".
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