Il gruppo di Forza Italia in
Consiglio regionale vuole superare le polemiche nate per l'idea
della giunta, tradotta in delibera il 2 ottobre scorso, di
ampliare la misura dei cantieri occupazionali anche al settore
della sanità, e in particolare agli operatori socio sanitari e
agli infermieri che hanno dato supporto da esterni nel periodo
del Covid, pur esprimendo perplessità.
In questi giorni sta tenendo banco il botta e risposta tra
l'assessora del Lavoro Desirè Manca e alcuni esponenti della
minoranza, tra cui Lega e Fdi, che hanno fermamente contestato
la misura, da 18 milioni di euro, ritenendola una operazione di
"ingegneria del precariato", come aveva sottolineato l'ex
presidente del Consiglio Michele Pais. Questo perché, come hanno
sottolineato oggi i consiglieri regionali di Fi Giuseppe
Talanas, Angelo Cocciu, Ivan Piras, Gianni Chessa, Alfonso
Marras e Piero Maieli in conferenza stampa, "il dato di fatto,
incontestabile, è che esistono, e sono perfettamente in vigore,
delle graduatorie di lavoratori idonei, dotati di tutti i
requisiti per essere regolarmente assunti".
"Sono circa duemila, già qualificati, Oss e personale
infermieristico, che attendono a buon diritto di essere chiamati
a lavorare in un settore, quello della sanità, per il quale
hanno studiato e sacrificato tempo e risorse economiche", hanno
chiarito gli esponenti Azzurri.
Dopo le rassicurazioni dell'assessora, intervenuta in una
diretta sui social, che ha precisato che la misura dei cantieri
non è alternativa allo scorrimento delle graduatorie da parte
delle Asl, Fi prende atto del chiarimento e propone di
verificare immediatamente la capacità assunzionale e il
fabbisogno di operatori socia sanitari e inferimieri in ciascuna
azienda e di procedere allo scorrimento delle graduatorie. Le
risorse ci sono, ha specificato Maieli, "fondi stanziati nel
2022 e mai utilizzati". "Non siamo contrari a questa misura -
hanno spiegano - ma serve un impegno prioritario allo
scorrimento delle graduatorie degli idonei".
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