Non solo gare, ma ricerca scientifica
finalizzata allo studio delle reazioni organiche dei piloti e
all'applicazione dell'intelligenza artificiale nella nautica del
futuro. Sono gli ambiti di studio che, alla 'Sardinia Innovative
Boat Week' di Olbia, coinvolgono il dipartimento universitario
di Medicina e sanità pubblica dell'Università di Cagliari e il
dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale del
Politecnico di Torino.
Il primo, grazie alla raccolta dei dati biometrici dei piloti
vuole misurare le modifiche che l'organismo subisce quando
sottoposto allo stress di questo tipo di gara. Le informazioni
convergono in uno studio che ha già coinvolto diverse
discipline, tra cui vela, ciclismo e kajak. Intanto, il
Politecnico torinese sta sperimentando dei dispositivi di
precisione, montati sulle imbarcazioni in gara, per acquisire
dati importanti con l'obiettivo di creare dei modelli di
intelligenza artificiale tali da competere con l'uomo nella
guida dei natanti. "Per l'anno prossimo - dice l'ammiraglio Ugo
Bertelli, organizzatore dell'evento - stiamo pensando a uno
slalom tra una barca guidata da un pilota umano e una
dall'intelligenza artificiale".
La 'Sardinia Innovative Boat Week', un progetto della Blu.E
Matrix, è la prima competizione europea
di livello mondiale tra barche alimentate a propulsione solare,
guidate da team universitari di
tutto il mondo impegnati nello sviluppo di una nautica
sostenibile. L'evento vuole essere anche un catalizzatore per la
creazione di nuove opportunità di lavoro destinate a giovani che
abbiano passione per il mare e per la nautica e stimolare i
distretti di ricerca e sviluppo e industriali legati al settore.
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