Nonostante le recenti
precipitazioni resta alta la preoccupazione di Coldiretti
Sardegna e delle aziende agricole sarde per i danni causati
quest'anno dall'ondata di siccità che ha colpito i comparti
agricolo e zootecnico di tutta la regione e ancora non
risarciti. Preoccupazioni aggravate dalle recenti notizie sui
problemi di accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale per
assegnare i ristori.
Da qui l'ennesima lettera inviata da Coldiretti Sardegna alla
presidente della Regione, Alessandra Todde e all'assessore
dell'Agricoltura, Gian Franco Satta, contenente una serie di
proposte concrete per offrire suggerimenti utili a mettere in
campo un atto della giunta regionale (attraverso una delibera)
per risolvere la situazione e attivare provvedimenti precisi
utili a superare l'impasse.
Tra le azioni proposte "l'individuazione di una data di
cessazione dell'evento dannoso; la ridefinizione dell'estensione
della superficie colpita, includendo l'intero territorio dei
Comuni in cui ricadono le 544 aziende che hanno già segnalato
danni. Sulla base dei dati forniti dall'Agenzia Laore (e dalla
delibera 33/15 del 11.09.2024) è essenziale considerare una
superficie colpita di oltre 860.000 ettari e non di appena
18.000 ettari come dichiarato nel precedente atto
amministrativo". Inoltre si chiede di "ridefinire il fabbisogno
degli indennizzi, acquisendo dati aggiornati dal portale Sian
riguardo alle colture praticate e alle superfici interessate
(una procedura che può essere eseguita rapidamente attraverso il
sistema Caa Coldiretti, che rappresenta circa il 50% dei
fascicoli aziendali regionali)". E, ancora, "il varo di una
richiesta di deroga specifica per l'accesso a tutti i benefici
previsti dal decreto 102/2004, non solo per il Fondo di
Solidarietà Nazionale, ma anche per le altre forme di sostegno
previste come per esempio lo sgravio dei contributi Inps e una
eventuale moratoria sui mutui. Inoltre la partecipazione in
contraddittorio al processo decisionale del ministero
dell'Agricoltura, per garantire che le esigenze delle aziende
sarde siano adeguatamente rappresentate (al pari di quanto
accaduto per la Sicilia) e per poter rispondere a eventuali
osservazioni durante il processo."
È opportuna, sempre secondo Coldiretti, "un'interlocuzione
politica diretta che possa far disporre, così come per i 37
milioni della Sicilia nel DL agricoltura della scorsa estate, un
provvedimento straordinario che stanzi denari anche per la
Sardegna.
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