"Riva Luigi '69 '70 - Cagliari ai dì
dello scudetto" ritorna in scena a Lecce in occasione degli 80
anni dalla nascita di Rombo di Tuono. Lo spettacolo, scritto,
diretto e interpretato da Alessandro Lay della compagnia sarda
Cada Die Teatro, a nove mesi dalla scomparsa del mito del calcio
italiano, sarà proposto il 3 novembre - Riva era nato il 7
novembre del 1944 a Leggiuno - alle 18,30 ai Cantieri Teatrali
Koreja, per regalare al pubblico pugliese l'emozione di rivivere
quei momenti leggendari attraverso le parole e i gesti
dell'artista.
Lo spettacolo è dedicato alla sua storia calcistica e umana e
ai mitici anni del Cagliari dello scudetto. Il regista e attore
cagliaritano nel suo monologo, si sofferma sulle gesta sportive
ma soprattutto sull'aspetto umano di Gigi Riva, il
capocannoniere della nazionale italiana, il ragazzino che rimase
orfano di padre e di madre, il giocatore che disse no alla
Juventus di Agnelli. Nella "finzione" teatrale Lay, che sul
palco confessa di non essere mai stato "fedele" al calcio,
intreccia il suo vissuto personale con quello di Riva. Sullo
sfondo la Cagliari "ai dì dello scudetto", con lo stadio
gremito dalla mattina.
"Nel 1970, quando il Cagliari divenne campione d'Italia, io
avevo 8 anni - rievoca Lay - non ricordo molto dello scudetto,
ma ricordo come era la città, come ci vestivamo, come ci
appendevamo ai tram per non pagare, l'album della Panini e le
partite con le figurine sui gradini della scuola elementare.
Ricordo il medagliere, con i profili dei giocatori del Cagliari
sulle monete di finto, fintissimo oro da collezionare. E ricordo
vagamente un ragazzo schivo, a volte sorridente, che guardava
sempre da un'altra parte quando lo intervistavano. Un ragazzo
che puntava i pugni in terra e si faceva tutto il campo correndo
ogni volta che segnava un gol".
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