La Dinamo ha rimediato ieri contro
Trento (81-84) la quarta sconfitta su cinque partite giocate in
campionato. Al PalaSerradimigni il Banco di Sardegna ha giocato
a sprazzi, alternando lunghi momenti di assenza in difesa e di
confusione in attacco, a impetuose fiammate di grinta e gioco
efficace.
Troppo poco per sperare di battere la capolista Trento. Gli
ospiti hanno condotto la gara praticamente per tutti i 40
minuti, raggiungendo un massimo vantaggio di +16.
Ai biancoblu non è bastata la giornata super del play
statunitense Bibbins (20 punti con 4/9 da tre), protagonista
nell'arrembaggio finale che ha portato Sassari a sfiorare la
clamorosa rimonta, arrivando a -2 quando mancavano 23 secondi
alla fine della gara.
All'appello sono mancati Fobbs, imbrigliato dalla tattica
difensiva di Trento, Sokolowsky (1/7 dal campo e tanta
leggerezza in difesa), e Tambone (un solo tiro a canestro e
presto fuori per 5 falli).
"Siamo stati discontinui e andare sotto di 8 all'intervallo
non è stato positivo. Abbiamo pagato ogni singolo errore.
Dall'uno contro uno abbiamo subito più o meno 20 punti", ha
commentato il coach dei sassaresi, Nenad Markovic a fine gara:
"Abbiamo lottato tanto e messo grande energia in difesa per
recuperare, ma alla fine abbiamo pagato lo sforzo. Iniziamo a
giocare dopo essere andati sotto, ma in quel momento ormai è
tardi per poi recuperare".
Mercoledì la Dinamo torna in campo, ancora al
PalaSerradimigni alle 20.30, per la sfida di Europe cup contro
Lisbona.
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