Anche in Sardegna c'è un ospedale
segnalato per la velocità di accesso, entro novanta minuti,
all'angioplastica coronarica nei pazienti con infarto: è il
Policlinico di Monserrato. Insieme ad altre trentaquattro
strutture ad alto volume di ricovero ha registrato nel 2023 e
nei tre anni precedenti valori uguali o superiori alla soglia
del 60 per cento stabilita dal decreto ministeriale 70/2015.
È uno dei casi che riguardano l'Isola citati dal report
completo dell'Agenas, che ha valutato le performance di ospedali
pubblici e privati in otto aree cliniche principali:
cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale,
chirurgia oncologica, nefrologia, gravidanza e parto,
osteomuscolare. Ma solo pochi ospedali le presentano tutte e
otto.
In generale, guardando al complesso delle strutture sanitarie
isolane, la proporzione di casi trattati con angioplastica entro
90 minuti dall'accesso in struttura di ricovero risulta tra le
più basse d'Italia. E in alcuni casi addirittura la più bassa:
la colonnina dei grafici di Agenas oscilla tra 50 e 30 per
cento.
Le cose non vanno bene, quando si parla di tempestività,
anche negli interventi per la frattura del femore in pazienti
dai 65 anni in poi. Molte regioni mostrano valori molto bassi e
la quasi totalità delle strutture si colloca al di sotto della
soglia del 60%, tra queste la Sardegna insieme a Calabria,
Liguria, Basilicata, Umbria e Molise.
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