L'educazione stradale nelle
scuole per capire già da giovanissimi la mobilità in città e
acquisire quanto prima la necessaria consapevolezza, con
l'obiettivo di costruire una società più matura e magari, quando
occorre, provare a correggerla già nel presente, con un inedito
flusso educativo inverso, da figlio a genitore, da nuove
generazioni a cittadini adulti. È l'obiettivo del progetto
Carreralonga, avviato in diversi istituti scolastici della
città.
I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie riscosse
per via delle infrazioni al Codice della Strada vengono
destinati, tra le altre cose, anche a finalità connesse al
miglioramento della sicurezza stradale. Un obiettivo che passa
attraverso la tutela e anche la formazione degli utenti
vulnerabili, in primis i bambini, oltre che anziani, disabili,
pedoni e ciclisti. Lo svolgimento di corsi didattici nelle
scuole è indubbiamente un investimento mirato alla costruzione
di una società più educata.
Con questi presupposti, l'amministrazione comunale ha voluto
puntare sul progetto Carreralonga, condiviso e portato avanti in
diversi istituti scolastici della città, da via Vico a via
Foscolo, da via Fieramosca a via Alghero, sino a via Perdalonga,
riferibili quindi sia alla Scuola Primaria che alla Secondaria
di Primo grado, con il coinvolgimento di diversi studenti delle
classi 4a e 5a elementare, e 3a media, per tornare a una
terminologia ormai superata.
Il programma è in 3 step: una prima parte teorica, una
seconda teorico-pratica, con il supporto di un plastico, e
infine una terza, esclusivamente pratica, effettuata
generalmente negli spazi esterni dei plessi, dove viene
realizzato un percorso.
"Con questo progetto vogliamo portare un contributo per
insegnare ai ragazzi il rispetto delle regole e vorremmo lo
facessero divertendosi - commenta l'assessora a Mobilità e
Trasporti Elisabetta Atzori -. I percorsi all'esterno delle
strutture scolastiche, l'interazione tra compagni, l'utilizzo di
cartelli, miniveicoli e altri oggetti utili a rappresentare i
percorsi stradali sono degli stimoli in più per capire
l'importanza di prestare attenzione anche in ambiti più
complessi rispetto a quelli tipici della loro età".
"Anche quest'anno promuoviamo i progetti di educazione
stradale, che non devono spaventare i ragazzi ma piuttosto
renderli più consapevoli, più maturi e presenti nelle nostre
strade - aggiunge l'assessora alla Pubblica Istruzione Cinzia
Carta - Si tratta di iniziative che portano un risvolto pratico,
con l'auguro che i ragazzi possano apprendere nuove regole e
contribuire così alla crescita dell'intera comunità".
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