(di Marzia Piga)
Il disegno di legge della giunta
sulla riorganizzazione del sistema sanitario, approvato nei
giorni scorsi dalla commissione, arriverà nell'Aula del
Consiglio regionale nella seduta convocata per domani mattina.
"La linea è già decisa, noi domani andremo avanti con
l'approvazione del disegno di legge sulla sanità e anche
sull'approvazione del terzo mese di esercizio provvisorio". Lo
conferma il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini
che questa sera parteciperà all'incontro di maggioranza
convocato con l'assessore della Sanità Armando Bartolazzi e i
capigruppo e i consiglieri della commissione sanità. Un incontro
"per mettere a punto gli ultimi dettagli per arrivare pronti
domani in aula, una discussione chiara, trasparente ma
soprattutto produttiva per arrivare nel più breve tempo
possibile all'approvazione di questo disegno di legge".
Il ddl entra in Aula così come approvato nell'agosto scorso
dalla giunta, nonostante i malumori interni alla stessa
maggioranza e le critiche dell'opposizione, ma depurato delle
norme che prevedevano spese non contemplate nella scorsa
finanziaria a causa dell'esercizio provvisorio in corso, e tutte
le modifiche arriveranno attraverso emendamenti che saranno
presentati direttamente in Aula durante la discussione.
Non si mostra preoccupato per la battaglia annunciata:
"Ricordo che questo disegno di legge è un primo passo verso una
vera riorganizzazione del sistema sanitario - spiega ancora
Comandini -, vengono posti all'attenzione dell'Aula alcuni
punti, però poi dovremo proseguire per far sì che la sanità
diventi un aspetto normale della politica regionale e non un
banco di scontro fra maggioranza e minoranza". "Io mi auguro che
lo scontro si concluda in questa settimana o dieci giorni di
discussione - è l'auspicio del presidente - e poi si pensi alla
manovra finanziaria per liberare le risorse che servono sulla
Isola".
E a chi dice che il ddl serva esclusivamente a mettere in
atto una sorta di spoil system il presidente precisa che "nel
testo non ci sono solo i commissariamenti delle Asl, c'è anche
una riorganizzazione con la formulazione di alcuni dipartimenti,
c'è il miglioramento di alcuni aspetti della legge regionale
precedente, ma soprattutto c'è la volontà di andare avanti per
riportare serenità in un settore come quello sanitario che è
rappresentato nella maggior parte da professionisti che tutti i
giorni fanno benissimo il loro lavoro".
Così come è l'opposizione a fare il suo lavoro, precisa
Comandini, "credo che dalla discussione possano emergere
elementi che potranno arricchire il testo stesso". Un'apertura,
ma "poi chiaramente la discussione non deve essere uno strumento
per allungare i tempi, la discussione deve essere uno strumento
per migliorare il testo".
Dall'altra parte la minoranza si prenderà tutto il tempo: "Il
disegno di legge 'minimal' che arriva domani in Aula si limita
soltanto a licenziare ex lege i direttori generali e anche
questo richiederà per noi un tempo adeguato di approfondimento
perché il poltronificio è un capitolo da chiudere il prima
possibile", spiega Stefano Tunis di Sardegna al Centro 20Venti.
Ci saranno da aspettarsi molti emendamenti, "tutti quelli che
sarà necessario presentare per portare la maggioranza a
riflettere sulle sue azioni". Un testo che per l'opposizione
"andrebbe rimandato non solo in commissione ma rispedito al
mittente".
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