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(di Antonella Brianda)
Spiagge protette trasformate in location per party privati, con tanto di gazebo, impianti acustici e tavolini con lettini. Angoli di costa trasformati in "parcheggi" per mega yacht, a pochi passi dall'arenile. E poi ancora tender, gommoni e moto d'acqua che sfrecciano facendo lo slalom tra i bagnanti. A tutto questo si assiste ogni estate lungo la costa nord orientale della Sardegna.
Non sono serviti i divieti dell'ordinanza balneare della Regione, né i cartelli che segnalano la presenza, in alcuni casi, di spiagge protette: l'estate cafona sarda continua e l'ambiente dell'isola con il suo ecosistema marino, risulta perennemente in pericolo. L'ultimo episodio segnalato alle autorità competenti, si è verificato domenica scorsa sulla spiaggia di Talmone a Palau. Scelta come location per una festa privata abusiva, la spiaggia ha visto dalle prime ore della mattina un via vai di grossi gommoni a motore che, noncuranti dei bagnanti presenti sulla spiaggia libera, tra cui molti bambini, hanno fatto la spola tra il Rock it, superyacht di 60 metri ancorato in rada, e l'arenile.
Cucine da campo, griglie, sedie, tavoli con gazebo, sono stati scaricati e sistemati tra le persone incredule. È stato anche allestito un campo da beach volley per gli invitati selezionati. A filmare la scena e allertare la Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera è stato il Comitato "Amici di Talmone e Cala di Trana" che da tempo denuncia la mancanza di strutture per delimitare lo spazio di balneazione in questa spiaggia e non solo.
"Sotto lo scoglio della spiaggia di Talmone è presente una vasta prateria di poseidonia oceanica, fondamentale per l'ecosistema marino e la lotta all'erosione della spiaggia - spiega Myriam Stelletti, ricercatrice dell'Università di Sassari e componente del Comitato - Lo scorso anno un catamarano francese si era ancorato proprio sopra la prateria e aveva sbarcato decine di turisti. Da quell'episodio abbiamo avanzato la richiesta alla Capitaneria di Porto di La Maddalena di mettere un cavo tarozzato per la balneazione a 200 metri. Avevamo avuto parere positivo, ma a respingere la richiesta è stato il Comune di Palau". Lo scopo del Comitato, nato nel 2018, è quello di sensibilizzazione la popolazione e i turisti alla salvaguardia dell'ambiente, attraverso corsi con le scuole locali e attività tutto l'anno.
L'episodio di domenica arriva pochi giorni dopo quello scoperto e segnalato all'isola di Soffi, tra Mortorio e la Costa Smeralda, in piena zona di riserva integrale del Parco Nazionale della Maddalena e del parco internazionale delle Bocche di Bonifacio, dove lo scorso 15 luglio approdò un grosso tender proveniente da uno yacht di 30 metri e scaricò tavoli, ombrelloni, cibo e l'occorrente per una festa. Tutti gli anni, però, si assiste all'arrivo dei cafoni": nel 2023 a Cala Coticcio, a Caprera, alcuni turisti erano sbarcati con l'occorrente per trascorrere una giornata al mare con tutti i confort possibili in una zona tutelata, mentre altri avevano violato la spiaggia rosa di Budelli per alcuni "bagni proibiti".
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