Sciopero dei balneari a macchia di
leopardo in Sicilia: ombrelloni aperti sulla costa del
Palermitano, ma anche a Giardini Naxos e a Taormina, con quale
eccezione a Mazzarò, ma non all'Isolabella, e nel Siracusano;
chiusi alla Plaia di Catania, nell'Agrigentino e Mazara del
Vallo, nel Trapanese.
"La sensibilizzazione, non sciopero né più propriamente
serrata, ha avuto i suoi effetti - afferma Ignazio Ragusa
presidente regionale dei gestori dei lidi di Confcommercio
Sicilia - a Catania l'adesione è stata massiccia, così come in
altre zone dell'isola. Ci siamo sentiti abbandonati in questi
mesi. Adesso il governo nazionale ha dato alcuni segnali
avviando un'interlocuzione. Alla luce di questo nuovo dialogo
aperto le altre tappe previste sono state sospese. Era prevista
nella seconda decade di agosto una serrata di sei ore e poi a
fine agosto ai primi di settembre altre manifestazioni. Queste
tappe sono state sospese alla luce di quanto ha espresso il
governo nazionale".
"Le gare non le vogliamo, ma le dobbiamo subire - aggiunge
Ragusa - abbiamo chiesto al governo che si tenga conto di quanto
fatto fino a oggi, dei servizi resi in questi anni. Chiediamo
che il passato abbia valore rappresentante di Confcommercio - In
questi giorni abbiamo sensibilizzato la clientela spiegando i
motivi di questa manifestazione nazionale. La risoluzione di
questo problema è nazionale visto che il tema è la concorrenza.
I Comuni e le Regioni hanno difficoltà perché ci vogliono linee
univoche che non ci sono. Questo chiediamo per dare regole certe
al settore".
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