Realizzare quadri e installazioni
ricoperte di una patina che sfrutta le proprietà fotocatalitiche
del biossido di titanio per purificare l'aria in cui sono
immerse. E farlo con l'aiuto dello Stato che potrebbe così, con
un solo gesto, aiutare l'arte e salvaguardare l'ambiente. L'idea
è di Filippo Panseca, conosciuto ai più come "l'architetto di
Craxi", artista visionario e innovativo, da sempre attento alla
tutela dell'ambiente.
Per mettere a punto la sua proposta e realizzarne un vero e
proprio progetto di legge, Panseca ha chiesto aiuto
all'intelligenza artificiale. Classe 1940, e fondatore in
Italia, nel lontano 1991, della prima cattedra di Computer Art
all'Accademia di Brera, già da anni si è convinto a farsi
aiutare dall'IA per proporre normative: come quella pensata per
arrestare il progressivo spopolamento anagrafico di Pantelleria,
l'isola in cui da anni, da palermitano, ha messo radici.
La sua idea, già messa in partica nei suoi quadri, è quella di
realizzare opere con un materiale che disinquina l'ambiente che
lo circonda ("non lo dico io ma l'Istituto Superiore di
Sanità"). E quindi in grado di purificare la casa che ospita il
quadro trattato con questo materiale, o la piazza di una città.
Ottenendo lo stesso preciso effetto che avrebbe la piantumazione
di alberi anche dove questo non è possibile, anche quando non
c'è più il tempo per attendere i benefici effetti della natura.
Il progetto richiama negli obiettivi quello del Bosco Verticale
di Boeri a Milano. "Una moda, una presa in giro, una prigione
per chi ci abita. Meglio - afferma l'artista - un albero
"bionico": io ne ho progettato uno alto 20 metri da installare
nel giardino che ospita il Bosco Verticale che bonificherebbe,
da subito, l'ambiente come 350 alberi di alto fusto.
Passivamente, per tutto l'anno e senza bisogno di manutenzioni".
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