Milleduecento studenti delle
scuole superiori e dell'università lo accoglieranno domani
mattina al teatro Massimo di Palermo. Lui è Federico Faggin, 83
anni, uno degli inventori più famosi del pianeta, sviluppatore
della tecnologia MOS che permise la fabbricazione dei primi
microprocessori, scintille ante-litteram della digitalizzazione
dell'informazione. Faggin da decenni vive negli Stati Uniti, ma
spesso torna in Italia per discutere di coscienza e
consapevolezza con i giovani. I posti del teatro sono stati
prenotati nel giro di poche ore, come quelli dei concerti delle
rockstar. "Significa che i ragazzi hanno sete di sapere"
commenta divertito e orgoglioso Faggin, appena sbarcato in
Sicilia, invitato dalla business community Palermo Mediterranea.
"I giovani hanno voglia di capire - aggiunge Faggin - molti
accettano quello che leggono come oro colato, molti altri no.
Ogni persona di buon senso comprende che una macchina non potrà
mai avere una coscienza, e che l'esperienza interiore che
abbiamo non è riconducibile ai numeri, va oltre la matematica e
ciò che è misurabile. Noi conosciamo perché abbiamo sensazioni e
sentimenti. Cose che non appartengono all'intelligenza
artificiale, che non potrà mai raggiungere l'uomo, né tantomeno
superarlo. Non siamo macchine che devono temere la concorrenza
di altre macchine, costruite da chi vuole controllarci".
"Coscienza e Intelligenza naturale e artificiale" sarà il
tema dell'incontro di Federico Faggin, che andrà in scena domani
al teatro Massimo di Palermo, con il cyberumanista e docente
universitario Marco Camisani Calzolari, il filosofo Riccardo Dal
Ferro, Antonio Chella, professore di Robotica all'ateneo
palermitano, e il compositore Marco Betta. Sarà possibile
seguire la Conferenza in diretta sulla pagina YouTube di
Innovation Island, a partire dalle ore 10.
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