"Nel settembre del 2025
inaugureremo le fermate Porto e Politeama completando la prima
fase dell'Anello ferroviario di Palermo". Lo ha detto Dario Lo
Bosco, presidente di Rete ferroviaria italiana, inaugurando
stamani la fermata Libertà (costo 11 milioni di euro). La
definizione delle fermate Porto e Politeama era prevista per
giugno del prossimo anno. "Ci sono state delle difficoltà
contingenti negli approvvigionamenti, per opere tecnologiche -
spiega Lo Bosco - che adesso sono state superate ed hanno
riguardato l'interno sistema Paese e l'Unione europea".
"Nei nostri progetti c'è l'interconnessione con i sistemi
dell'Autorità portuale di Palermo - aggiunge Lo Bosco - con il
Comune abbiamo sottoscritto un protocollo di partnership per
valorizzare la stazione Sampolo, oggi in disuso. Stiamo
lavorando anche per definire un biglietto unico per il trasporto
a Palermo mettendo insieme Ferrovie e Amat con l'obiettivo di
realizzare una politica integrata della mobilità. Il nodo di
Palermo costerà complessivamente 1 miliardo e 280 milioni,
l'Anello ferroviario 320 milioni. In tutto in Sicilia abbiamo
17,6 miliardi di investimenti di Rfi".
"Con il presidente della Regione Renato Schifani si è
realizzata, per la prima volta nella storia dell'Isola, una
rivoluzione copernicana - ha detto Lo Bosco - la progettazione
comprende il Ponte sullo Stretto che è una cerniera strategica
del corridoio europeo. Vogliamo interconnettere i vari sistemi:
portuale, aeroportuale, ferroviario e su gomma. Abbiamo pensato
di realizzare un hub unico per Palermo Punta Raisi e Trapani
Birgi e abbiamo finanziato una fermata della ferrovia a Trapani
Birgi per connettere i due aeroporti. Facciamo tutto questo
applicando un protocollo di legalità con misure di contrasto
alle mafie e alla criminalità nei cantieri".
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