Un punticino sarebbe servito poco,
la sconfitta allo scadere è devastante. Incredulità e amarezza
per poco più di ventimila spettatori del Palermo, nel confronto
con il Cittadella, risolto in modo beffardo da Pandolfo per i
veneti, al 45' della ripresa.
In campo una battuta d'arresto che fa male ai rosa, contro la
squadra che ha il peggior attacco e una delle difese più
perforate della serie B. I rosa sfoggiano una prestazione molto
buona per gran parte del primo tempo, producono gioco, faticano
molto, ma non riescono a concretizzare mai una delle tante
opportunità create.
In campo una battuta d'arresto che fa male ai rosa, contro la
squadra che ha il peggior attacco e una delle difese più
perforate della serie B. I rosa sfoggiano una prestazione molto
buona per gran parte del primo tempo, producono gioco, faticano
molto, ma non riescono a concretizzare mai una delle tante
opportunità create.
In campo il Palermo inizia col solito 4-3-3, ma con un tridente
offensivo inedito dal primo minuto, composto da Insigne, Le
Douaron e Di Francesco. Nonostante i numeri horror, i veneti
riescono a tenere botta, rognosi, gagliardi, fortunati. E alla
fine puniscono i padroni di casa
Nel primo tempo il Palermo macina ritmo e gioco. Almeno cinque
nitide occasioni da gol per gli uomini allenati da Dionisi, una
per Segre, un'altra per Le Douaron, e addirittura tre per
Insigne. L'imprecisione e il portiere avversario, però, blindano
la porta del Cittadella.
Nella ripresa il furore agonistico dei padroni di casa cala
vistosamente. A metà del secondo tempo sono inutili le proteste
dei rosa per uno scontro in area tra Kastrati del Cittadella e
Nedelcearu del Palermo: il rigore, però, non viene assegnato. E
al 45' la clamorosa rete degli ospiti Pandolfi riceve palla
all'altezza dei 20 metri, avanza, entrando in area dalla destra,
supera con una finta Ceccaroni e batte Desplanches calciando
verso il primo palo. Per il Cittadella è l'apoteosi, per il
Palermo un disastro, certificato dal diluvio di fischio dei
tifosi dopo il triplice fischio.
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