Il Consiglio comunale di Palermo
ha approvato la delibera che prevede la ricapitalizzazione della
Rap, l'azienda che raccoglie e smaltisce i rifiuti. A Sala
Martorana è prevalsa la fiducia nell'azienda partecipata,
presieduta da Giuseppe Todaro, anche oggi presente in aula. La
delibera è stata approvata con i diciannove voti dei consiglieri
di maggioranza presenti. I nove delle opposizioni si sono
astenuti. Nessun voto contrario. A sostenere l'atto in Consiglio
sono stati l'assessore al Bilancio Brigida Alaimo e l'assessore
all'Ambiente Pietro Alongi. "Abbiamo lavorato per evitare il
fallimento della Rap - ha spiegato Alongi - riteniamo che
l'azienda abbia le carte in regola per fornire il servizio
pubblico ed è esclusa così ogni ipotesi di privatizzazione.
Procederemo anche a nuove assunzioni. Negli anni il personale si
è ridotto. La Rap nel 2019 aveva 2.200 dipendenti, oggi ne ha
1.500". "La ricapitalizzazione della Rap mette finalmente la
società partecipata nelle condizioni di ripianare le perdite e
ricostituire il capitale sociale", scrivono i consiglieri di
Lavoriamo per Palermo Dario Chinnici, Antonino Abbate, Leonardo
Canto e Fabrizio Ferrandelli. "Adesso l'azienda dia subito
seguito a tutte le assunzioni di autisti ed operai, saremo con
il fiato sul collo della governance e dei dirigenti per
realizzare una vera riorganizzazione aziendale", affermano i
vertici regionali del sindacato più rappresentativo nella Rap,
la Fit Cisl, Dionisio Giordano e Vincenzo Traina.
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