Da millenni, sulle acque del
Mediterraneo navigano racconti e leggende, tramandati di bocca
in bocca dagli uomini e dalle donne che attraversano il mare
nostro. Sono storie che non appartengono solo al passato:
riaffiorano, si rinnovano, continuano a vivere. Sono sempre le
stesse, eppure ogni volta diverse, così vere e assolute da
trasformarsi in mito. Tra queste, il mito delle donne troiane
torna a parlare, oggi più che mai, con la sua voce struggente e
umana, come un'eco senza tempo che ci riguarda da vicino. Sono
donne perseguitate, private della loro patria e della loro
libertà, prigioniere di una guerra feroce e interminabile. Donne
strappate alle loro case, alla loro storia, costrette a subire
la rabbia e il potere degli uomini. In attesa di una nave che le
porti lontano, verso un destino ignoto, sospese tra il dolore e
la speranza, vivono per noi la loro commedia umana, fanno i
conti con la propria fragilità e con una forza che neppure loro
sapevano di possedere. Prodotto dal teatro Libero Palermo, "Non
una di meno" di Manlio Marinelli, per la regia di Lia Chiappara,
con Antonella Delli Gatti, Roberta Belforte, Irene Timpanaro,
sarà in scena in anteprima domenica 2 marzo alle 17.30 al teatro
Cielo D'Alcamo - piazza Castello, Alcamo (Trapani). Il debutto a
Palermo, al teatro Libero di piazza Marina, è previsto l'8
marzo. Ecuba, Andromaca, Cassandra: tre nomi incisi nella
memoria del mito, tre donne che la guerra ha reso simboli, ma
che qui si mostrano nella loro profonda umanità, più vere, più
vicine a noi di quanto possiamo immaginare. La loro tragedia
non è solo un racconto antico: è una storia che si ripete, che
accade ancora, oggi, ai confini della nostra civiltà. Si rinnova
il mitema de Le Troiane, come uno specchio che riflette le
vicende del nostro presente. Perché la guerra non è finita, la
violenza non è cessata, l'esilio è ancora una condizione con cui
fare i conti.
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