"Non bisogna perdere di vista che
il senso di responsabilità del Giudice è alimentato dalla
"coscienza che si è chiamati a svolgere un servizio rivolto alla
cura di interessi e beni pubblici, a vantaggio dei cittadini,
che, nel caso della giurisdizione, attendono una risposta rapida
e giusta, frutto della consapevolezza che una decisione tardiva
comunque determina una denegata giustizia". Lo ha detto il
presidente Pancrazio Savasta alla cerimonia di inaugurazione
dell'Anno giudiziario del Tar di Catania, quarto in Italia tra i
Tribunali amministrativi d'Italia per carichi di lavoro dopo le
sedi di Roma, Napoli e Milano e terzo per produttività,
preceduto soltanto da Lazio e Napoli
"Non va mai dimenticato - ha aggiunto - che, sottesa alla
richiesta al giudice, c'è l'aspirazione al soddisfacimento di
una tutela nei confronti dell'Amministrazione pubblica, che,
nella quasi totalità dei casi, è in una posizione privilegiata
nei confronti dei cittadini e delle Imprese, poiché solo questi
ultimi, sovente, subiscono le conseguenze del ritardo
dell'intervento correttivo giustiziale".
Il presidente Savasta ha poi avvertito circa i possibili
rischi di un'intelligenza artificiale male utilizzata,
rammentando che "l'utilizzo di strumenti di IA può fornire
sostegno al potere decisionale dei giudici o all'indipendenza
del potere giudiziario, ma non dovrebbe sostituirlo: il processo
decisionale finale deve rimanere un'attività a guida umana".
Ha, infine, ringraziato i colleghi e il personale
amministrativo del Tribunale, che "si sono distinti per assoluta
professionalità e disponibilità, consentendo di conseguire la
definizione della totalità dei ricorsi ultratriennali e una
riduzione dei tempi di pubblicazione delle sentenze che trova
pochi analoghi riscontri nel panorama della Giustizia italiana e
non solo".
Nel 2024 l'organico del Tribunale è passato da 18 a 20
magistrati, ancora al di sotto di cinque unità rispetto a quello
previsto, e il presidente Savasta ha espresso l'auspicio che
"venga al più presto ripianato". Accanto al numero adeguato di
magistrati, ha ribadito "la necessità di stabilizzazione dei
dipendenti dell'ufficio per il processo al Tribunale, misure
indispensabili per raggiungere il prossimo obiettivo, vale a
dire la definizione del contenzioso corrente". "Tale risultato,
ben possibile - ha concluso il presidente Savasta -
confermerebbe ancor più Catania quale Ufficio all'avanguardia
organizzativa, al fine di garantire risposte tempestive alla
domanda di giustizia che i principi del processo impongono e che
i cittadini e le imprese giustamente richiedono".
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