"Il Ramadan sia un tempo di
benedizione, di pace, di concordia nelle vostre famiglie, per
voi giovani migranti che siete accolti nelle case di accoglienza
e per le comunità di diverse origini presenti nel nostro
territorio". È l'augurio che il vescovo monsignor Angelo
Giurdanella ha rivolto nel messaggio inviato ai fratelli e
sorelle musulmane di Mazara del Vallo per l'inizio del Ramadan,
che si apre oggi.
"Noi persone di fede siamo chiamate tutte insieme a dare
l'esempio e a trovare quei punti comuni capaci di unire il
genere umano in un'unica famiglia perché si ristabiliscano
vincoli forti di pace e cresca il desiderio di scambiarci quel
bagaglio di valori, conoscenze e tradizioni di cui tutti siamo
portatori, come ricchezza reciproca", ha aggiunto. Poi il
riferimento del vescovo allo stesso tempo che cristiani e
islamici vivono: "In nome di questa fratellanza - scrive -
quest'anno siamo ancor più uniti perché islamici e cristiani
cattolici condividiamo nel medesimo periodo il tempo più forte
dedicato al digiuno, alla preghiera e alla carità che per voi si
chiama Ramadan, mentre per noi si chiama Quaresima: due nomi
diversi per indicare pratiche simili per purificarsi, seguire la
via di Dio e aiutare chi è più in difficoltà. Indipendentemente
dalla religione professata, avvicinarsi a Dio comporta sempre
anche una disponibilità a farsi più prossimi nei confronti di
chi è in condizioni di povertà".
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