Nonostante qualche difficoltà
dovuta all'emergenza Covid, l'Hospice pediatrico per le malattie
rare e inguaribili dell'ospedale Garibaldi - Nesima di Catania
ha ospitato decine di bambini e di famiglie, fornendo il
supporto necessario per affrontare le terribili contingenze. Lo
sottolinea in una nota l'Arnas Garibaldi, aggiungendo che la
struttura, istituita come unità operativa dipartimentale, conta
oggi di un personale in linea con la dotazione organica
prevista, con due medici e un direttore di unità operativa, nove
infermieri, un coordinatore infermieristico e cinque operatori
socio-sanitari in condivisione con l'Hospice adulti, un
musicoterapeuta e un fisioterapista dedicato.
L'azienda sanitaria afferma inoltre che "la tematica
sollevata di recente dal sindacato Nursind, che parla in
particolare la carenza di personale, è strettamente legata a
fattori contingenti quali le assenze temporanee di taluni
operatori, ma che di fatto non ha mai inciso sul buon andamento
delle attività, peraltro sempre sotto l'osservazione costante
della direzione sanitaria, la quale ha puntualmente supportato
la struttura con provvedimenti immediati ed efficaci per
garantire la continuità assistenziale".
"Già da tempo - dice Giuseppe Toscano, presidente dell'Avulss
Odv di Catania - la nostra associazione è presente all'interno
dell'Hospice pediatrico a supporto delle famiglie dei piccoli
pazienti ricoverati. Abbiamo sempre apprezzato il servizio
offerto dal personale dedicato all'assistenza che, con grande
abnegazione e spirito di servizio segue i pazienti e le
famiglie, creando un ambiente accogliente in cui vengono
garantite le necessarie cure e le giuste attenzioni".
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