"Per far fronte ad una possibile
nuova pandemia la Regione cambia i modelli organizzativi". Lo
spiega Salvatore Requirez che dirige il Dasoe, il Dipartimento
per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della
Regione Siciliana. Requirez parla a margine del meeting
nazionale "Malattie infettive, nuovi modelli di governance
clinico-gestionali in sanità" che si svolge, oggi e domani, a
Palermo. L'incontro è stato organizzato dalla Società Italiana
di malattie infettive e tropicali, dall'Ospedale civico Di
Cristina Benfratelli, dalla Regione e dal Comune di Palermo
sotto il patrocinio del ministero della Salute e dell'Istituto
superiore di Sanità. "L'esperienza del Covid ci ha fatto capire
come i posti letto di infettivologia erano del tutto
insufficienti - spiega Requirez - adesso dobbiamo adeguarci a
nuovi modelli clinico gestionali. Non si può predisporre un
numero di posti letto in attesa di una nuova prossima pandemia.
Bisogna intervenire a livello di collaborazione interaziendale.
Si dovrà far interagire la medicina interna, la pneumologia, le
unità di terapia intensiva respiratoria che possano, in maniera
flessibile, collaborare e integrarsi in caso di necessità.
Laddove ci sono emergenze, spesso su base territoriale, le varie
strutture devono essere in grado di intervenire con un effetto a
fisarmonica ampliando l'offerta di posti letto". Per far questo
la Regione ha avviato un imponente progetto di formazione che
riguarda 28 mila medici, infermieri e operatori socio-sanitari.
"Servirà anche una lettura omogenea dei percorsi diagnostico
terapeutici e assistenziali in materia di malattie infettive -
aggiunge Requirez - dobbiamo coinvolgere in ambito formativo i
medici di medicina generale e gli specialisti di branche diverse
dall'infettivologia. I soldi, sette milioni di euro, arrivano
dal Pnrr. La convenzione per la formazione è stata siglata con
il Cefpas. I corsi inizieranno a settembre e si dovranno
concludere entro il 2026".
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