Un confronto corale sulla
ricostruzione sociale dopo il terremoto che ha devastato il
Centro Italia, un'occasione per gettare le basi di possibili
collaborazioni tra rappresentanti di università, istituzioni e
territori: questo è stato l'incontro promosso all'Università di
Macerata e dai consigli regionali Unipol del Centro Italia -
Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria - nell'ambito del Festival dello
sviluppo sostenibile, con la partecipazione del commissario per
la ricostruzione post sisma 2016 Guido Castelli.
"I consigli regionali Unipol sono impegnati sui territori, e
ancora più intensamente in quelli del cratere, per essere
attivatori di partnerariati nel quadro degli obiettivi
dell'agenda 2030", ha spiegato Marisa Parmigiani del Gruppo
Unipol. "E lo fanno - ha aggiunto - attraverso alleanze a
geometria variabile per realizzare in maniera efficace ed
efficiente progetti condivisi e mettendo sempre al centro il
protagonismo civico delle comunità, in grado di dare senso
compiuto alle iniziative e agli obiettivi da raggiungere".
"Se vogliamo ottenere un rinnovamento e uno sviluppo - ha
detto in apertura il rettore John McCourt - bisogna investire di
più nella ricostruzione sociale, culturale, psicologica, temi
ugualmente importanti come quelli della ricostruzione fisica ed
economica, per ripartire dopo il trauma collettivo del sisma".
"L'Università di Macerata, con le sue riconosciute eccellenze
nel campo degli studi umanistici e sociali, con discipline che
vanno dalla filosofia e psicologia alle materie economiche e
giuridiche, può dare un contributo unico ed importante che forse
è stato finora sottovalutato", ha aggiunto il rettore.
"Da un recente studio della Banca d'Italia - ha sottolineato
Castelli - si evidenzia la forte incidenza del sisma sulla
riduzione demografica nei territori del cratere. La riparazione
socio-economica di mia competenza - ha proseguito - non può
prescindere dalla socialità e dal welfare, con particolare
attenzione alla componente degli anziani e dei fragili".
"Sull'Appennino sono in atto interventi già codificati di tutte
le regioni, - ha concluso il commissario alla Ricostruzione post
sisma - dobbiamo coordinare queste azioni al meglio in modo che
il rendimento sociale, in termini di eguaglianza e
sostenibilità, venga messo a terra e ottimizzato. E l'Università
di Macerata ci può aiutare in questo processo".
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