La giunta regionale delle Marche,
presieduta dal presidente Francesco Acquaroli, ha approvato 5
nuovi criteri, che si aggiungono ai 18 già previsti, per
l'assegnazione delle Sae (Soluzioni abitative di emergenza), a
titolo oneroso. Un'altra modifica prevede che le risorse dei
canoni vengano versate dai Comuni direttamente all'Erap, ente
strumentale che effettua la manutenzione. Il provvedimento
accoglie le esigenze di integrazione espresse dai Comuni
dell'area del cratere ad un anno dalla adozione della prima
delibera in merito.
"Nel giugno 2022 - spiega Acquaroli -, cessato il fabbisogno
per il rientro degli occupanti nelle loro case tornate agibili,
la Regione aveva stabilito dopo un approfondito confronto con i
sindaci, le linee guida con i criteri e le modalità per poter
riassegnare le Sae impiegate a seguito del sisma 2016 anche a
titolo oneroso, fermo restando la gratuità ai nuclei familiari
che avevano ancora diritto all'assistenza abitativa
emergenziale. In questi mesi però con l'evolversi della
situazione sono emerse nuove necessità e abbiamo quindi
provveduto ad avviare una ricognizione tra i Comuni per valutare
tutte le esigenze, esaminare insieme le proposte pervenute e
trovare una sintesi condivisa. La priorità - sottolinea - è
favorire il ripopolamento e la rigenerazione di queste splendide
zone dell'entroterra che fanno a tutti gli effetti parte
integrante di quel patrimonio ambientale, artistico, culturale e
storico su cui la Regione sta investendo per far crescere tutte
le Marche".
Dopo il criterio 18 sono stati quindi aggiunti ulteriori
criteri che prevedono che le Sae possano essere assegnate a
titolo oneroso a:
18 bis: lavoratori, e relativi nuclei familiari, impegnati
nel territorio comunale in attività di pubblica utilità (medici
di base, componenti delle forze dell'ordine, insegnanti,
farmacisti, dipendenti pubblici assunti per attività connesse
agli eventi sismici del 2016 o a progetti Pnc-Pnrr), che non
siano proprietari di altra soluzione abitativa agibile nel
territorio del Comune o dei Comuni limitrofi;
18ter: lavoratori già residenti nel Comune, assegnatari di
Sae insieme al nucleo familiare di origine, che intendano
costituire un nucleo autonomo trasferendo la residenza presso la
Sae entro 30 giorni dalla data di assegnazione e che non siano
proprietari di altra soluzione abitativa agibile nei Comuni del
cratere sisma 2016;
18 quater: nuclei familiari, o singoli componenti, residenti
nel Comune ed ivi stabilmente dimoranti, che non siano
beneficiari di alcuna forma di assistenza legata al sisma (Cas,
Sae o altra soluzione equivalente) e che non siano proprietari
di altra soluzione abitativa agibile nei Comuni del cratere
sisma 2016;
18 quinquies: nuclei familiari non proprietari di immobili
nell'area del cratere sisma 2016, con figli dimoranti presso il
Comune di ubicazione delle Sae, che intendano trasferire la
dimora abituale e la residenza presso lo stesso entro 30 giorni
dalla data di assegnazione della Sae;
18 sexies: eventuali criteri di preferenza stabiliti tramite
regolamento comunale, in relazione a peculiari esigenze di
carattere locale.
Altra modifica riguarda poi il paragrafo "Canoni"
dell'Allegato A alla Delibera di Giunta Regionale n. 725 del 13
giugno 2022 che viene sostituito dal seguente:
"L'assegnazione a titolo oneroso, come previsto dall'ordinanza
del Capo del Dipartimento della Protezione civile, comporta per
l'assegnatario l'obbligo di corresponsione di un contributo,
parametrato ai canoni stabiliti per l'assegnazione degli alloggi
di edilizia residenziale pubblica decurtato del 30%. I Comuni
informano gli assegnatari degli obblighi di manutenzione a loro
carico. I Comuni destinano le somme percepite a titolo di
pagamento dei canoni alla copertura delle spese di gestione e di
manutenzione delle strutture. A tal fine i Comuni trasferiscono
le suddette risorse ad Erap, ente strumentale incaricato della
gestione delle attività di manutenzione. I versamenti sono
effettuati con periodicità semestrale, entro il 30 aprile ed
entro il 31 ottobre di ogni anno".
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