Far rinascere il borgo di
Castelluccio di Norcia, quasi completamente distrutto dal
terremoto che nel 2016: è "l'idea di progetto", come l'ha
definita, che l'imprenditore e mecenate Brunello Cucinelli,
insieme alla sua famiglia e all'architetto Massimo de Vico
Fallani, ha presentato alla stampa durante un incontro che si è
tenuto nella Sala d'Onore della Triennale di Milano.
Castelluccio di Norcia "luogo benedetto da Dio, luogo dell'anima
e dello spirito', luogo di incomparabile bellezza, lo ha
definito questa mattina Cucinelli.
Il progetto, curato dalla Fondazione Brunello e Federica
Cucinelli, è il risultato di una lunga ricerca condotta tanto
sui documenti a stampa e su quelli di archivio quanto con
ripetute indagini dirette eseguite durante numerosi
sopralluoghi, che hanno avuto inizio nel 2017 e si sono ripetuti
fino alla completa demolizione dei ruderi superstiti da parte
dei vigili del fuoco. Un progetto "con una visione a cinque
secoli" dove sono primari gli aspetti del restauro, della
statica antisismica e del risparmio energetico, seguiti da
altri, come l'adeguamento degli impianti e l'inserimento di
nuove infrastrutture e di nuove funzioni, la riqualificazione
paesaggistica e la realizzazione di opere di simbolo e di
cultura.
"Sogno che Castelluccio sorga nuovamente qual era prima - ha
detto Brunello Cucinelli -, con la sua vita vera fatta di
attività agricola e commerciale, con un turismo amabile,
rispettoso della sua primitiva forma e della sua lunga storia".
Il progetto consta di 28 tavole totali tra planimetrie,
prospetti, dettagli, prospettive. Punti significativi sono la
nuova disposizione dell'attività commerciale, le sistemazioni a
verde con specie vegetali autoctone o naturalizzate, l'apertura
di piccoli belvedere, i parcheggi, uno interrato e l'altro
adeguatamente mimetizzato, la nuova piazza che diventa
'monumento' e simbolo della rinascita, il teatro all'aperto,
tempio laico della vita culturale.
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