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Truffa e riciclaggio, arrestato imprenditore social Ivan Szydlik

Truffa e riciclaggio, arrestato imprenditore social Ivan Szydlik

Operazione della Gdf di Verbania, proventi illeciti per un milione di euro

VERBANIA, 14 giugno 2024, 13:48

Redazione ANSA

ANSACheck
Guardia di finanza - RIPRODUZIONE RISERVATA

Guardia di finanza - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ivan Errichiello, l'imprenditore noto sui social come Ivan Szydlik (dal cognome della ex compagna) per la rivendita di orologi di lusso, è stato arrestato all'alba di oggi dai militari della Guardia di finanzia di Verbania, a Milano.

   Secondo la procura milanese - le indagini sono coordinate dal pm Carlo Scalas - Errichiello, insieme al suo braccio destro Davide Lo Monaco, avrebbero compiuto truffe aggravate, autoriciclaggio e abusivismo finanziario. I proventi illeciti della loro attività supererebbero il milione di euro.

   Nei confronti dei due, il gip di Milano Alessandra Di Fazio ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere, ritenendo che sussista "un intenso pericolo di reiterazione e il pericolo di fuga": Errichiello si trova a San Vittore, Lo Monaco nel carcere di Verbania.

   Nel corso dell'interrogatorio di garanzia di questa mattina a San Vittore Ivan Errichiello "si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha reso dichiarazioni spontanee relativamente lunghe" e ha "in qualche modo ammesso gli addebiti per quanto riguarda l'abusivismo finanziario".

   Lo dice all'ANSA l'avvocato difensore, Giampaolo Marra, che annuncia anche di aver fatto richiesta di modifica della misura cautelare e la concessione dei domiciliari. Sulla richiesta il gip si è riservato.

   Il legale riporta che, al gip Alessandra Di Fazio, Errichiello ha spiegato che l'abusivismo finanziario, accusa che la procura di Milano gli muove relativamente alla creazione di un token di criptovaluta e all'attività di offerta al pubblico di prodotti finanziari, "è dipeso dal fatto che non conosceva assolutamente la normativa vigente, che richiede l'autorizzazione e il controllo della Consob".

   "Errichiello vende orologi, non si è mai occupato di attività finanziaria con monete virtuali - ha aggiunto Marra -. Si è fidato di un consulente che gli ha detto che non si trattava di attività finanziaria e che come tale poteva svolgerla senza problemi". 

   Il procedimento nei confronti dei due è nato dalle indagini del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Verbania, in seguito ad alcune segnalazioni di operazioni sospette in materia di riciclaggio e di delitti contro il patrimonio. Secondo le fiamme gialle, attraverso alcune truffe aggravate Errichiello sarebbe riuscito ad accumulare ingenti risorse finanziarie che gli consentivano di ostentare, anche sui social network, - dove è seguito da 558mila followers - un altissimo tenore di vita. Con parte di questo denaro, avrebbe costituito società fittizie, di cui avrebbe ceduto quote a ignari investitori, riuscendo così a reperire ulteriore disponibilità finanziaria.

   Errichiello - si legge nell'ordinanza - "con la complicità di Lo Monaco, a partire dal 2019 si è reso responsabile di plurimi reati, dimostrando entrambi una particolare spregiudicatezza nel trasferimento all'estero degli ingenti profitti acquisiti".

   Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, oltre che in Italia le attività illecite sarebbero state compiute anche in Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Serbia, Belgio, Germania e Inghilterra. Errichiello, è emerso dalle indagini, ha anche costituito una società e creato un 'token' di criptovaluta, avviando un'attività abusiva di offerta al pubblico di prodotti finanziari, attraverso la promozione e il collocamento a distanza di valuta virtuale.

   Secondo il gip, Errichiello, che ha un precedente per bancarotta fraudolenta, e Lo Monaco, che ha un precedente per truffa, "dimostravano pervicacia criminale" e una "elevata professionalità a delinquere e capacità di allargare le maglie del loro business, passando in poco tempo dal commettere la prima truffa [...] alla creazione di società ad hoc" attraverso le quali "far perdere le tracce del denaro illecitamente acquisito". 
   

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