Ribadisce la richiesta che Amanda
Knox risarcisca Patrick Lumumba, il legale di quest'ultimo Carlo
Pacelli dopo la conferma della condanna alla giovane americana
per avere calunniato il suo assistito nelle prime fasi
dell'indagine sull'omicidio di Meredith Kercher e facendo
riferimento anche alla fiction che si gira tra Orvieto e Perugia
e della quale la giovane è tra i produttori. Lo fa parlando con
la Nazione.
"Non entro nel merito sull'opportunità di girare un film su
Amanda Knox, da lei stessa co-prodotto, e quindi fonte di un
guadagno, rilevo però che nonostante questa tragica vicenda
l'abbia portata a scrivere già due libri e, adesso appunto, a
girare una fiction, ad oggi la Knox, nonostante una condanna per
calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, recentemente
confermata anche dalla Corte d'assise d'appello di Firenze, in
totale continuità con tutte corti di merito e di legittimità,
non ha risarcito nemmeno un euro del danno prodotto al mio
assistito" afferma l'avvocato Pacelli. "Nonostante la tragedia
consumata a Perugia 17 anni fa sia stata per lei una fonte di
profitto economico" aggiunge.
Knox, condannata e poi definitivamente assolta per il
delitto Kercher è stata però ritenuta responsabile di avere
ingiustamente accusato Lumumba di essere l'assassino della
studentessa inglese. Questi venne arrestato nel novembre del
2007 e dopo 14 giorni liberato e scagionato perché ritenuto
totalmente estraneo all'omicidio dalla stessa accusa.
La difesa di Knox ha fatto ricorso in Cassazione contro la
condanna per calunnia.
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