Gli arrestati dai militari della
Guardia di Finanza di Como nell'inchiesta su una truffa ai danni
dello Stato 'parallela' a quella della Procura di Brescia, in
cui alcuni indagati coincidono, secondo l'accusa "in sede di
sopralluogo dell'istituto di credito simulavano l'esistenza di
un effettivo apparato produttivo approntando una messa in scena
con affitto di capannoni, macchnari e falsi operai
apparentemente indaffarati a operare sulle linee".
Nell'inchiesta figurano Marco Savio, amministratore della
Marfin srl, agente monomandatario di Banca Progetto per il quale
la Procura di Monza ha chiesto e ottenuto il carcere (il gip di
Brescia ha disposto i domiciliari) e Maurizio Ponzoni, ritenuto
vicino alla cosca della 'ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo e
per questo sottoposto a misure di prevenzione e ora in carcere
su disposizone del gip comasco.
Gli indagati, secondo l'accusa, "inducevano in errore Banca
Progetto sul rating creditizio e sulla conseguente possibilità
di adempimento dei prestiti e di conseguenza anche Medio Credito
Centrale che concedeva la garanzia pubblica sull'80% delle
somme".
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