Gli anglosassoni hanno battezzato questo tipo di incidente bird strike, cioè un impatto violento tra un aereo e un uccello, o un intero stormo. Collisioni che, com'è accaduto in Corea, si verificano quasi sempre, nel 90% dei casi, in fase di decollo o di atterraggio e quindi negli aeroporti o in prossimità di essi.
Un rischio che negli ultimi anni è aumentato fondamentalmente per due ragioni convergenti: la netta crescita del traffico aereo e l'incremento di alcune popolazioni di volatili che, quando non sono in migrazione attiva, volano sotto i 500 piedi, ovvero a 152 metri di quota.
A partire dal 1910 si sono registrati 350 decessi in campo militare e 250 in campo civile a causa di questo tipo di incidenti. Tuttavia, secondo la Faa (Federal Aviation Administration) statunitense, solo il 15 % degli impatti con volatili (11% per l'ICAO - Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile) risulta che abbia effettivamente danneggiato l'aeromobile.
Prima dell'incidente di Muan, sono stati due i casi più noti di bird strike. Il rimo caso è del 10 novembre 2008. Il volo Ryanair 4102, decollato dall'aeroporto di Francoforte-Hahn e diretto all'Aeroporto di Roma-Ciampino, impattò con uno stormo di circa 90 uccelli riportando danni ai motori, all'ala sinistra e al relativo carrello di atterraggio; nonostante questo il velivolo riuscì ad atterrare senza gravi problemi, anche se durante la fase di frenatura l'aereo uscì leggermente di pista, rientrandovi però immediatamente.
Il secondo episodio risale al 15 gennaio 2009, il volo US Airways 1549, decollato dall'Aeroporto La Guardia di New York e diretto all'Aeroporto Internazionale di Charlotte-Douglas, impattò con uno stormo di oche canadesi e subì l'arresto di entrambi i motori; non riuscendo a raggiungere nessuna delle piste di atterraggio più vicine, il pilota, Chesley Sullenberger, detto "Sully", effettuò un celebre ammaraggio di emergenza sul fiume Hudson senza che nessuna delle persone a bordo perdesse la vita e solo pochi feriti. Sulla sua storia venne girato nel 2016 anche un film, "Sully", diretto da Clint Eastwood e interpretato da Tom Hanks.
L'ultimo caso in cui si è ipotizzato un bird strike in Italia è stato quello dell'incidente avvenuto il 16 settembre 2023 nei pressi dell'aeroporto di Caselle, quando un aereo delle Frecce Tricolore si schiantò al suolo a causa di un'avaria che sarebbe stata causata dall'impatto con un volatile poi risucchiato nel vano motore.
Per quel che riguarda l'Italia l'ultima relazione dell'Enac, che si riferisce al 2022, elenca 2.168 episodi, con danni in 40 casi. 1.917 sono invece i casi in cui non ci sono state conseguenze specifiche mentre sono 103 quelli con 'indigestione', vale a dire le volte in cui un animale e' finito nel motore. Dati che sono comunque in linea - se non addirittura migliori - di quello di altri Paesi.
I gestori degli aeroporti, ma anche gli enti locali, sono chiamati a prendere le opportune contromisure. Apparecchi come i 'distress call', capaci di diffondere rumori che gli uccelli recepiscono come indicatori di pericolo, sono molto utili.
"Noi - spiega Claudio Eminente, direttore centrale della programmazione economica e dello sviluppo delle infrastrutture dell'Enac e presidente del Bird Strike Commitee per l'Italia - chiediamo per esempio che vengano svolte delle accurate indagini faunistiche e naturalistiche. Ma non solo. Bisogna eliminare qualsiasi fonte di attrazione. E' difficile che gli uccelli cerchino di vivere in aeroporto, però nelle vicinanze possono trovare aree adatte per alimentarsi o trovare riposo; una discarica e' una fonte di cibo, una costruzione abbandonata è un luogo sicuro per i piccioni, l'erba può diventare confortevole se lo sfalcio non avviene in un certo modo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA