(v. 'Tenta di sequestrare bimba di 2 anni, ...' delle 09:28)
C'era anche un'auto nera con la
portiera aperta vicino all'uomo che, dopo essere sceso da una
bici, ha afferrato per il braccio una bimba di due anni tentando
di portarla via a sua madre, mentre stavano passeggiando a Bari,
lo scorso 2 gennaio. Lo ha raccontato la giovane mamma agli
inquirenti, secondo quanto si evince dall'ordinanza di custodia
cautelare con cui la gip Gabriella Pede ha disposto la
detenzione in carcere per il 35enne Giuseppe Lamanuzzi,
arrestato con l'accusa di tentato sequestro.
L'uomo, che aveva precedenti penali, avrebbe provato a
difendersi sostenendo che fosse intenzionato a rubare il
portafoglio alla madre della bimba, e aggiungendo di non avere
avuto complici a bordo di un'auto.
Agli inquirenti la donna ha riferito di aver visto un uomo
incappucciato, poi identificato in Lamanuzzi, mentre seguiva lei
e sua figlia a bordo di una bicicletta rossa. L'uomo, sempre
secondo il racconto della donna, sarebbe sceso dalla bici in via
Michele De Napoli e avrebbe afferrato la piccola per la manica
sinistra.
La bimba e la madre avrebbero dunque iniziato a urlare,
causando la fuga di Lamanuzzi, ma sul posto sarebbe stata
presente anche un'auto nera "con la portiera posteriore aperta"
che sarebbe ripartita immediatamente dopo le urla delle due. I
carabinieri presenti nelle vicinanze, allarmati dalle urla,
avrebbero quindi inseguito Lamanuzzi che, dopo aver investito in
bici un passante che aveva tentato di fermarlo, ha continuato la
sua fuga a piedi prima di nascondersi sotto una macchina in via
Lattanzio dove poi è stato bloccato dai militari.
Per lui è stato disposto il carcere per il pericolo di
reiterazione del reato: "'L'indagato - scrive la gip - annovera
numerosi precedenti penali per evasione e violazione delle
prescrizioni della sorveglianza speciale. Ciò denota la
sussistenza di una personalità refrattaria al rispetto delle
disposizioni impartite dall'Autorità Giudiziaria".
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