"La memoria di Giovanni Falcone
merita rispetto, non solo in occasione delle commemorazioni, e,
se davvero si vuole rendergli omaggio senza strumentalizzarne
post mortem, il suo ineguagliabile valore, basta praticare come
regola di condotta il suo incrollabile senso dello Stato per il
quale ha rispettato sempre le istituzioni e coloro che le
rappresentavano, anche nei momenti di maggiore amarezza: una
lezione etica e di stile di cui oggi si avverte particolarmente
la necessità". Lo dice il presidente della Corte d'appello di
Palermo, Matteo Frasca, nella sua relazione per l'inaugurazione
dell'anno giudiziario.
"La separazione delle carriere è la punta di un iceberg -
aggiunge - la cui parte sommersa e forse più preoccupante sta
via via emergendo, anche se il suo effetto dirompente non viene
colto appieno forse perché di minor impatto mediatico. La
riforma della giustizia, infatti, mira a introdurre altre
modifiche dell'ordinamento giudiziario che si saldano con la
separazione delle carriere e vanno ben oltre, iscrivendosi
pienamente in un progetto unitario che vuole ridisegnare
l'equilibrio tra i poteri dello Stato".
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