E' stata una giornata più serena quella di oggi per il Papa. Non si sono verificate altre crisi respiratorie e la situazione è stabile.
Non ha febbre e non mostra segni di leucocitosi, e da questo si può dedurre che non c'è un rialzo dell'infezione. Anche la questione respiratoria vede un miglioramento con l'alternarsi delle due modalità per l'ossigenoterapia, quella con la maschera naso-bocca, resasi necessaria dopo la crisi di ieri, e quella ad alti flussi attraverso le cannule nel naso. In ogni caso si tratta di dispositivi non invasivi.
Viene ribadito oggi che il Papa mangia anche cose solide e si fa notare che in questi giorni di ricovero non è mai stata menzionata l'alimentazione per via endovenosa. In questa altalena quotidiana sulla sua salute, resta però un quadro complesso. Confermata la cautela da parte dello staff medico che lo ha in cura al Policlinico Gemelli e dunque la prognosi resta riservata. Oggi il Papa, compatibilmente con la brutta crisi vissuta ieri, era di buon umore, riferiscono fonti vaticane.
Ha cominciato la giornata bevendo un caffè e leggendo i giornali. Non ha però lavorato e si è dedicato piuttosto al riposo e alla preghiera con una sosta di venti minuti nella cappella attigua alla sua stanza. Il Bollettino, pur nello stringato linguaggio tecnico, fa trasparire qualche miglioramento, almeno rispetto alla situazione critica di ieri sera: "Le condizioni cliniche del Papa sono rimaste stabili. Ha alternato la ventilazione meccanica non invasiva a lunghi periodi di ossigenoterapia ad alti flussi, mantenendo sempre una buona risposta agli scambi gassosi.
Il Papa è apiretico e non mostra leucocitosi. I parametri emodinamici si sono sempre mantenuti stabili; ha continuato ad alimentarsi ed ha regolarmente effettuato la fisioterapia respiratoria, collaborando attivamente. Non ha presentato episodi di broncospasmo. Il Papa è sempre vigile - si rimarca nelle informazioni che arrivano dai medici ma che vengono diffuse tutte le sere dalla sala stampa della Santa Sede - ed orientato.
Nel pomeriggio ha ricevuto l'Eucarestia, quindi si è dedicato alla preghiera. La prognosi rimane riservata". Domani, per la terza domenica consecutiva, non ci sarà l'Angelus recitato dal Pontefice ma solo il testo scritto che verrà diffuso attraverso i media. Domani sarà anche la giornata in cui i medici potrebbero sciogliere i dubbi sulle eventuali conseguenze del broncospasmo di ieri, considerato che ieri avevano parlato di 24-48 ore per poter fare una valutazione più puntuale. Il Papa resta ancora in una situazione medica difficile ed è immaginabile - come evidenziato da diversi esperti - che si potrebbe trattare di una degenza lunga.
Al decimo piano del Gemelli continuano ad arrivare lettere, disegni, regali. Il Papa è informato delle tante preghiere e anche del grande abbraccio della gente in questo momento, e anche del fatto che centinaia di corrispondenti di tanti media sono arrivati in questi giorni a Roma per seguire passo passo la sua malattia. La più lunga e difficile dall'inizio del pontificato.
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