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La sciarpa delle Juve e Nick Cave per l'addio a Luca Beatrice

La sciarpa delle Juve e Nick Cave per l'addio a Luca Beatrice

Il ricordo dei figli e in chiesa i vertici del mondo culturale

TORINO, 25 gennaio 2025, 13:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Rose bianche, la sciarpa della Juventus, una delle sue grandi passioni, appoggiata sul feretro, la musica di 'Into My arms' di Nick Cave, le parole dei figli e degli amici. Così Torino ha detto addio al critico d'arte Luca Beatrice, presidente della Quadriennale di Roma 2025, i cui funerali sono stati celebrati oggi nel Duomo da don Silvio, che lo ha paragonato a Nicodemo che parla con Gesù, "simbolo dell'uomo in ricerca, la vita in ricerca di qualcosa di oltre, di un senso più profondo. E proprio l'arte a cui lui si è dedicato è il preludio di qualcosa che va oltre, una ricerca di significato che vada oltre".
    Nella cattedrale affollata c'erano, tra gli altri, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il presidente della Juventus, Gianluca Ferrero, personaggi dello spettacolo come Luciana Littizzetto e Max Casacci, e i vertici delle istituzioni culturali e museali, come ad esempio i presidenti del Museo Egizio e del Cinema, Evelina Christillin e Enzo Ghigo, il direttore di Film Commission Torino Piemonte Paolo Manera, la direttrice del Circolo dei Lettori Elena Loewenthal, l'esecutive director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e direttore delle Gallerie d'Italia Michele Coppola. Per le istituzioni locali gli assessori di Comune e Regione, Rosanna Purchia e Maurizio Marrone.
    A ricordarlo nella cattedrale sono stati i figli più grandi, che hanno preso la parola uno dopo l'altro. Stella lo ha definito come "brillante, irriverente, poliedrico, ironico, mai banale anche nel modo di proteggerci". Un uomo dalle tante passioni. "Un intellettuale con le viscere per l'arte - ha detto - ma anche la moto, la Juventus, il panino salsiccia e maionese preferito ai ristoranti di lusso e mai la paura di essere se stesso. Due anime più una terza, più forte, essere padre: in ognuno di noi ha lasciato qualcosa di indelebile". La figlia maggiore, Giulia ha scelto un passo del libro che stava leggendo l'ultima volta che lo ha visto, 'Intermezzo' di Sally Rooney.
    "L'ho scelto perché diceva di detestarla - ha sorriso - e questo mi dà l'occasione di pensare di intavolare con lui un'ultima polemica, una delle nostre discussioni, con lui che alla fine mi diceva sempre 'il libro che mi hai consigliato un po' mi è piaciuto'". Ha proseguito il figlio Niccolò. "Le sue passioni sono diventate anche le mie. L'esempio di uomo e papà che sei stato per me è la migliore lezione", ha detto rivolgendosi a lui, aggiungendo: "Non preoccuparti, continuerò io a portare Giovanni allo stadio", parlando del più piccolo.
   

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