A dieci anni di distanza dall'asta
giudiziaria che, sventando i tentativi di acquisizione del sito
da parte di ambienti malavitosi, aveva assegnato la proprietà
del Real Sito al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e
del Turismo, il complesso monumentale di Carditello rinasce: dal
ministero della Cultura è stato attribuito al sito un
finanziamento di 27 milioni di euro che consentiranno di
procedere al recupero dei volumi ancora inagibili, realizzando
il definitivo recupero edilizio e paesaggistico del Real Sito e
delle sue pertinenze borboniche.
"Questo nuovo finanziamento - afferma Maurizio Maddaloni,
presidente della Fondazione Real Sito di Carditello - dimostra
il raggiunto status di Carditello e la centralità che sta
finalmente acquisendo dopo anni di malaffare e degrado,
diventando un punto di riferimento per le istituzioni, oltre che
per i suoi oggettivi valori storici, culturali, ambientali e
paesaggistici non solo a livello nazionale".
"Stiamo portando avanti la nostra strategia con estrema tenacia,
perseveranza e lungimiranza, lavorando lealmente e in perfetta
sinergia con i nostri soci, il ministero della Cultura e la
Regione Campania, che non a caso ha scelto Carditello come sede
dell'Unità di intelligenza ambientale per il monitoraggio del
territorio - sottolinea - Ci stiamo concentrando sugli
interventi strutturali, impiantistici ed infrastrutturali,
prendendo in considerazione approcci ecosistemici e
preoccupandoci di mettere in sicurezza non solo la Reggia, le
torri e i suoi capannoni, ma l'intero contesto demaniale con
otre 150mila metri quadrati di aree pertinenziali ed edifici
abbandonati per recuperare il tessuto viario originario.
Carditello ha tutte le potenzialità per diventare la Venaria
Reale del sud".
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