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Terrae Aquae, l'intelligenza del mare alla Biennale Architettura

Terrae Aquae, l'intelligenza del mare alla Biennale Architettura

Il progetto del Padiglione Italia curato da Salimei

ROMA, 14 marzo 2025, 19:21

di Francesca Chiri

ANSACheck
Salimei - RIPRODUZIONE RISERVATA

Salimei - RIPRODUZIONE RISERVATA

Guardare l'Italia dal mare come un cambiamento di prospettiva che impone la necessità di ripensare il progetto del confine tra terra e acqua come sistema integrato di architetture, infrastrutture e paesaggio. È questo il senso del progetto espositivo del Padiglione Italia alla 19/a Mostra internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia curato dall'architetta Guendalina Salimei e dalla direzione generale Creatività Contemporanea del ministero della Cultura.

L'esposizione che si terrà dal 10 maggio al 23 novembre alle Tese delle Vergini dell'Arsenale di Venezia punta a ridare centralità al rapporto strutturale tra l'acqua e la terra, tra infrastruttura e paesaggio, città e costa, elementi che incidono sull'identità del paese e sui delicati equilibri tra ambiente, uomo, cultura ed economia che devono essere sia tutelati sia riprogettati per adattarsi al futuro. "Il rapporto tra la terra abitata e l'acqua è la ragione del progetto che è giunto a guadagnarsi il Padiglione Italia. Noi italiani con il mare, soprattutto con i chilometri di costa, ci siamo misurati da sempre, da prima ancora che gli elleni e gli altri popoli venissero ad arricchire la nostra presenza e la nostra cultura. L'auspicio è che finalmente si metta a tema il rapporto tra la terra abitata e le acque, alla luce del progetto dell'architetto Salimei" ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, presentando il progetto al Collegio Romano.

"Ribaltare la prospettiva guardando l'Italia dall'acqua e non l'acqua dall'Italia è un esercizio che Guendalina Salimei ci invita a fare, immersi in onde virtuali a osservare le proposte che vengono dal mare per il mare: un luogo, il Mediterraneo, una soluzione, il Mediterraneo" sottolinea anche il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco. L'obiettivo di Salimei è di mettere in gioco diverse forme di intelligenza coordinate tra loro nelle elaborazioni di nuove strategie che possano salvare le coste: "Per farlo è necessario riferirsi ai deep data, cioè a quell'insieme di conoscenze approfondite e spesso nascoste o poco note generate da individui diversi che possono fornire punti di vista e soluzioni inedite".

Per questo, ha spiegato Salimei, "la mostra coinvolgerà progettisti, studiosi ed operatori della cultura insieme a giovani poeti, artisti, enti di ricerca, nel ripensare il rapporto tra terra e mare". Per stimolare e risvegliare una intelligenza collettiva capace di innescare un rinnovamento che parta dalle coste italiane per espandersi a livello globale. E che sia capace di attivare un dialogo tra l'architettura e gli altri paradigmi sociali, economici e ambientali su cui poggia il nostro vivere collettivo: "In un'epoca di profonde trasformazioni climatiche, economiche e culturali - ha sottolineato il direttore generale Creatività contemporanea Mic e Commissario del Padiglione Italia, Angelo Cappello - il Padiglione Italia si fa portavoce della necessità di ripensare il rapporto con l'universo acquatico, esplorando nuove forme di convivenza e di equilibrio sostenibile". E dunque, ad esempio, ripensando le cesure, determinate da aree portuali, strade litoranee, insediamenti turistici e strutture abusive che interrompono la continuità tra città e mare; reinterpretando le "soglie" come dighe, moli, frangiflutti e barriere costiere, fari; riscrivendo i "waterfront" come processo di rigenerazione urbana; riconvertendo l'archeologia industriale, portuale e produttiva, abbandonata lungo le coste o riscoprendo il patrimonio sommerso, naturale e archeologico. Anche per questo la mostra sarà affiancata da un programma pubblico (Il mare dell'intelligenza. Dialoghi) articolato in seminari, conferenze, laboratori e workshop.

Alla realizzazione del Padiglione Italia ha contribuito la Direzione Generale Creatività Contemporanea con 800mila euro e il progetto è stato sostenuto anche da Banca Ifis.

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