Anni '30. Il giovane Mezio Micci,
nato e vissuto nelle attuali "Terre Roveresche", è all'Aeroporto
del Littorio, a Roma, per conseguire il brevetto di pilota
d'aeroplano. La passione per il volo lo spinge a intraprendere
la carriera di pilota militare in anni segnati da eventi
significativi nella storia d'Italia e di grande sviluppo
aeronautico. La sua storia, a 110 anni dalla nascita, la
racconta con un libro dal titolo "I cieli di Mezio Micci,
Capitano pilota della Regia Aeronautica", lo storico
appassionato dell'Aeronautica, Maurizio Polei, in collaborazione
con chi ha progettato la pubblicazione, Giuseppe Buoncompagni, e
con il nipote del pilota, Giovanni Giacchi, giornalista.
Micci sempre schivo non ha mai voluto rendere pubblica la sua
vita di pilota e le sue straordinarie imprese militari dunque il
libro si presenta come una testimonianza di un pilota valoroso e
dai grandi e nobili ideali.
Giovane ed entusiasta, nel 1938 parte volontario per la
guerra di Spagna a fianco dei nazionalisti mostrando coraggio e
grande abilità nelle operazioni di bombardamento notturno,
all'epoca innovative. Comandante di bombardieri nel secondo
conflitto mondiale, nel periodo 1940-1943 esegue decisive
operazioni di attacco su Malta, nel Mediterraneo e nel Nord
Africa principalmente contro obiettivi militari britannici
utilizzando i potenti ed efficaci trimotori Savoia Marchetti. I
successi conseguiti nei teatri operativi valgono al capitano
Mezio decorazioni e onorificenze.
Il libro, frutto di una scrupolosa analisi di documenti
storici, conservati e resi disponibili dalla famiglia Micci,
narra così le vicende di un uomo valoroso che si fondono con
quelle degli eventi bellici del tempo, rappresentate dall'autore
con il rigore e l'obiettività dello studioso di storia
aeronautica.
A conferma della interessante ricostruzione, che è storia ma
anche umanità, la prefazione del volume è del generale
dell'Aeronautica Militare Gianni Spaziani secondo il quale parla
di "un'opera avvincente, scritta con grande attenzione ai
particolari e meritorio rigore storico. Il libro - scrive
Spaziani - ha il pregio di guidare il lettore nell'affascinante
mondo dell'aviazione italiana ma lo fa, e qui sta la qualità del
lavoro svolto, attraverso la storia personale di Mezio Micci,
aviatore pesarese la cui memoria merita di uscire dal ristretto
ambito del territorio delle origini. Non è solo una biografia ma
una finestra sulla storia dell'aviazione in Italia e sulle
vicende della Regia Aeronautica, che offre al lettore una
prospettiva originale e dettagliata su uno dei periodi più
turbolenti e significativi del XX secolo". Le illustrazioni e le
fotografie d'epoca presenti nel libro, la maggior parte inedite
perché provenienti da archivi personali, contribuiscono a creare
un'esperienza di lettura immersiva, quasi un viaggio indietro
nel tempo. "L'opera - tratteggia Spaziani - non celebra solo un
aviatore ma offre anche una panoramica esaustiva sui primi
quarant'anni della storia dell'aviazione in Italia.
Il libro verrà presentato, in occasione della Settimana di
celebrazioni di Terre Roveresche per Pesaro Capitale della
Cultura, a San Giorgio di Pesaro martedì 9 luglio, cittadina
dove il pluridecorato Mezio visse la vita dal Dopoguerra sino
alla sua morte nel 1991.
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