ZENO MARIA PARELI, FACCIO COSE VEDO
GENTE (Paesi Edizioni, 128pp; 14 euro)
Zeno Maria Pareli, pseudonimo scelto dall'autore, è un lobbista
e come dice la sua bio in copertina, Faccio cose vedo gente "è
il suo primo e ultimo romanzo".
Dal 17 gennaio è in libreria con questo libro d'esordio in cui
ha scelto l'anonimato per raccontare dall'interno, e senza
risparmiare particolari, un mondo attivo, vitale, ma ancora poco
conosciuto, anzi, circondato da una certa aura misteriosa.
I protagonisti di questo romanzo, Leo ed Enzo, i "lobbisti più
gaudenti della Capitale", ci aprono le porte dei 'palazzi del
potere', svelando il modus operandi dei rappresentanti
d'interessi e raccontando, tra le righe, anche qualche segreto.
Con leggerezza, raccontando le vite di due professionisti
rigorosi, talvolta spregiudicati al limite del cinismo sul
lavoro, ma anche appassionati di jazz americano e whiskey
torbato, belle donne, disillusi per scelta, ma sognatori per
indole.
Di giorno si muovono abilmente nei palazzi del potere di Roma,
dove incontrano personaggi altrettanto scaltri. La notte, nel
momento in cui si spengono le luci degli uffici, conducono vite
normali, allentando tensione e stress con un bicchiere di
whisky, magari ascoltando del buon jazz in un club per pochi
intimi.
Sullo sfondo di una Roma notturna tutta da vivere, attraverso le
storie di Leo ed Enzo, i loro "trucchi del mestiere" ma anche i
loro dilemmi interiori (ebbene sì, anche i lobbisti hanno
un'etica), l'autore trasmette la dimensione reale di questo
mondo, sfatando falsi miti che ne offuscano e distorcono
l'immagine. Una visione torbida di un mestiere ritenuto
border-line che appartiene all'Italia ma non alle altre
democrazie avanzate.
"È veramente singolare come, dopo secoli di storia, il lavoro
del lobbista e la sua professionalità siano sconosciute ai più.
Non solo, c'è gente che millanta di esserlo, ma è solo becera
manovalanza affarista o sottobraccista… La prima è una categoria
di uomini e/o donne della finanza o dell'impresa, che si
pavoneggiano come grandi manovratori e manipolatori, ispiratori
di posizionamenti politici; la seconda è composta
tendenzialmente da ex politici, per lo più sfigati, quasi sempre
non rieletti… Ma c'è pure chi, la professione del lobbista, la
pratica senza saperlo. Tutti i giorni".
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