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Al Sud e nelle Isole si legge meno e mancano le librerie

Al Sud e nelle Isole si legge meno e mancano le librerie

Dati Aie-Pepe Research, legge il 62% contro il 77% del Centro Nord

ROMA, 21 marzo 2025, 17:36

di Mauretta Capuano

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nel Sud Italia e nelle Isole sono pochissimi i lettori: legge libri a stampa, ebook o ascolta audiolibri il 62% dei cittadini sopra i 15 anni, contro il 77% del Centro-Nord (15 i punti percentuali in meno) e una media nazionale del 72%.

Le librerie scarseggiano: il 25% in meno, in rapporto alla popolazione, rispetto al Centro Nord e le vendite di libri si arrestano sotto al 20% del totale nazionale.

Le biblioteche, che invece ci sarebbero, non hanno un patrimonio librario e strutture adeguate per soddisfare i lettori cosicché i prestiti per abitante sono meno di un decimo di quelli del Centro-Nord.

È il quadro che emerge dalla ricerca dell'Associazione Italiana Editori, condotta da Pepe Research, sulla popolazione sopra i 15 anni, presentata al convegno 'Per una primavera della lettura al sud', a Napoli.

"C'è sete di sapere, c'è sete di conoscenza - soprattutto nelle giovani generazioni, in particolare del Meridione e il piano Olivetti interviene proprio per ovviare alla 'siccità culturale' nelle periferie metropolitane, così come nelle aree interne e svantaggiate" sottolinea il ministro della Cultura Alessandro Giuli, in un messaggio letto in apertura dal presidente dell'Aie, Innocenzo Cipolletta.

"Le risorse stanziate - 34 milioni di euro - sono il primo passo di questo percorso che si intende condividere insieme ai portatori di interesse, in primo luogo l'Associazione Italiana Editori, a beneficio di cittadine e cittadini che avranno un più facile accesso a quelle officine di sapere che sono le biblioteche e le librerie" fa notare il ministro. Otto le Regioni: Abruzzo, Molise, Sicilia, Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Campania, prese in esame."I numeri che presentiamo vogliono essere il punto di partenza di una discussione costruttiva che porti il Paese in breve tempo a mettere in campo tutte le risorse possibili per un cambio di passo.

L'attenzione alle zone svantaggiate del Piano Olivetti lanciato dal ministro Giuli, il ripristino del fondo per gli acquisti straordinari delle biblioteche e il fondo per l'apertura di nuove librerie, le molte iniziative di Regioni e Comuni, del Centro per il libro e la lettura, il ruolo importantissimo del privato no profit sul territorio sono tutti tasselli di un mosaico che va strutturato e rinforzato. Gli incontri proseguiranno nei prossimi mesi nelle altre Regioni del Sud coinvolte nella ricerca" ha annunciato Cipolletta.

Nel Sud e nelle Isole, dove vive più di un terzo (34%) della popolazione italiana, i libri venduti sono meno di un quinto, il 19%. Numeri che però vanno messi in correlazione a quelli delle librerie presenti sul territorio: al Centro-Nord c'è una libreria ogni 15.730 abitanti, nel Sud e nelle Isole una ogni 20.880 abitanti, con ampie aree del territorio non coperte. Le cartolibrerie e le edicole sono le più utilizzate per l'acquisto di libri: se si chiede agli acquirenti di indicare dove comprano i libri, il 24% le indica come canale utilizzato, 10 punti in più rispetto al 14% del Centro-Nord.

Mentre le librerie indipendenti nel Sud e nelle Isole soffrono: sono frequentate dal 21% degli acquirenti, sei punti in meno rispetto al 27% del Centro-Nord. Le librerie di catena sono indicate come luogo di acquisto dal 48% degli acquirenti nel Sud e nelle Isole e dal 44% nel Centro-Nord. Carente il patrimonio delle biblioteche (1.763 volumi contro i 3.244 del Centro Nord) e per questo i prestiti non si fanno: sono 55 per mille abitanti, dieci volte in meno della media nazionale (511) e una piccola frazione dei 741 prestiti per mille abitanti del Centro-Nord. Questo nonostante le strutture siano presenti: nel Sud e nelle Isole ci sono 11 biblioteche per 100 mila abitanti, contro una media nazionale di 12, e un indice di 13 nel Centro-Nord. Sardegna, Abruzzo e Molise, Basilicata e Calabria, sono anche sopra la media del Centro-Nord.

"La Campania è da sempre in prima linea nel sostegno agli editori. Quest'anno un ulteriore riconoscimento arriva dal Salone di Torino, dove saremo la regione ospite a maggio. La Campania non è la regione più ricca d'Italia, ma è quella che investe di più in cultura", ricorda in un messaggio il presidente della Regione Vincenzo De Luca. "Servono alleanze su impegni concreti, tra pubblico e privato", sottolinea Florindo Rubettino, delegato della presidenza al Sud di Aie. I figli leggono però più dei genitori: i giovani meridionali tra i 15 e i 24 anni registrano percentuali di lettura superiori a quelle della media della popolazione del Centro-Nord, assestandosi rispettivamente all'84% nella fascia 15-17 e al 79% in quella 18-24. La situazione poi precipita.

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