Scrittore, saggista, politico,
giornalista e conduttore televisivo, un amore per la musica e la
letteratura, e in genere per la conoscenza, appassionato
difensore dei diritti e portabandiera di battaglie civili,
quelle ispirate dalle infinite libertà che plasmano l'unicità
degli individui. In breve un intellettuale. Compie 90 anni
Corrado Augias e, solcato anche questo nuovo confine, si
rilancia in questa nuova fase della sua carriera che lo ha ormai
consacrato alla tv come uno tra i più amati e ascoltati
giornalisti che conducono programmi di successo e allo stesso
tempo di caratura storica e culturale. Per il pubblico un volto
popolare e allo stesso tempo rispettato come lo erano quei
personaggi che fino a un certo punto del secolo scorso animavano
con la loro autorevolezza il piccolo schermo.
Cade il 26 gennaio il novantesimo compleanno di quest'uomo che
ancora mostra uno spirito, l'intelligenza, la memoria di un
giovane. Ogni settimana conduce su La7 La torre di Babele dove
dibatte di temi storici, culturali, politici, economici con
ospiti interessanti, da Roberto Benigni a Giordano Bruno Guerri,
da Dacia Maraini ad Alessandro Barbero e Liliana Segre e con un
intento preciso: "condividere notizie fondate, seminare dubbi
leciti e stimolare il pensiero critico". Il programma ha un buon
ritorno di ascolti a dimostrazione che la cultura fa ancora
spettacolo.
Figlio di un ufficiale dell'Aeronautica e di una madre ebrea,
il giornalista, in materia di religione, si è sempre dichiarato
ateo. E' a favore della legalizzazione dell'eutanasia ed ha
condiviso le battaglie dell'Associazione Luca Coscioni e dei
Radicali Italiani. Ha scritto di tutto ed è stato anche autore
teatrale: da giallista ha firmato una trilogia e alcuni romanzi,
da saggista ha scritto una molto fortunata serie di saggi
incentrati su "i segreti di" varie città, e un saggio-racconto
su Amedeo Modigliani. Dal suo punto di vista ateo ha scritto
molto di argomenti vicini alla religione: nel 2006 con Mauro
Pesce, ha pubblicato il libro Inchiesta su Gesù; nel 2008 il
saggio Inchiesta sul cristianesimo Come si costruisce una
religione, nel 2009 con Vito Mancuso scrive Disputa su Dio e
dintorni, nel 2010 pubblica I segreti del Vaticano, nel 2022
pubblica La fine di Roma. Trionfo del cristianesimo, morte
dell'Impero, un saggio sul passaggio dal paganesimo al
cristianesimo dell'Impero romano. Ma nel 2007 aveva anche
pubblicato Leggere. Perché i libri ci rendono migliori, più
allegri e più liberi, un'appassionata e argomentata difesa della
lettura e nel 2012 aveva pubblicato anche Il disagio della
libertà.
Da giornalista ha avuto una lunga carriera in Rai anche con
corrispondenze da New York e lavorato per L'Espresso, Panorama e
La Repubblica dove, si è anche occupato per vent'anni della
rubrica delle lettere inviate dai lettori al giornale. Ma
Augias è conosciuto dal pubblico soprattutto come ideatore e
conduttore di programmi tv di successo e rilievo culturale tra i
quali, in Rai, dal 1987, Telefono giallo e il programma
culturale Babele, dedicato interamente ai libri. Lasciata la Rai
per Telemontecarlo, nel 1994 e dopo una parentesi parlamentare
(1994-1999), nel 2003 torna in azienda su Rai 3 con Le storie -
Diario italiano, poi Enigma, poi Le storie - Diario italiano, i
Visionari, Quante storie, Città segrete, Rebus. Poi di nuovo
lascia la Rai per La7 dove, dal 4 dicembre 2023, conduce la
trasmissione La Torre di Babele.
Ora sempre per festeggiare i suoi 90 anni la Repubblica manda in
edicola con il quotidiano una collana a lui dedicata partendo
dal memoir La vita s'impara e poi con tanti altri volumi, per un
totale di quindici uscite.
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