I Mumford & Sons condividono il
secondo brano, dal titolo Malibu, estratto dal loro quinto album
Rushmere in uscita il 28 marzo.
Malibu gioca splendidamente con quelle armonie ravvicinate
che hanno contribuito a formare il suono caratteristico dei
Mumford & Sons. Con una lenta costruzione a più livelli e
l'ondeggiare degli strumenti nel suo crescendo finale, Malibu è
un altro esempio puntuale di ciò che i Mumford & Sons creano con
tanta disinvoltura mentre rivelano la forma e l'anima di
Rushmere.
"Malibu è stata la prima canzone che abbiamo scritto quando
siamo tornati insieme a Los Angeles nel gennaio 2023 - racconta
Marcus Mumford -. La canzone ci ha rispecchiato da subito, e il
processo di registrazione con Dave [Cobb] l'ha catturata su
disco in un modo che ci ha fatto sentire che questa sarebbe
dovuta diventare l'apertura di Rushmere. La adoriamo".
Il brano segue il recente annuncio di un tour globale intimo
nei club che prende il via da Amsterdam il 5 marzo e si conclude
al Paramount di Brooklyn il 26 marzo. Il tour di 9 date porterà
la band anche a Londra, all'O2 Kentish Town Forum, il 9 marzo.
Tutte le date sono andate esaurite in meno di un'ora dalla messa
in vendita. Ulteriori date previste per la fine dell'anno
saranno comunicate a breve.
Rushmere è il luogo dove tutto è iniziato per i Mumford &
Sons. Il laghetto, situato a Wimbledon Common, nel sud-ovest di
Londra, è il luogo in cui Marcus Mumford, Ben Lovett e Ted Dwane
si sono iniziati a frequentare e dove hanno deciso di mettere
insieme una band. Rushmere era per loro familiare come gli
strumenti che suonavano, ed è al centro della loro storia. Il
brano è già diventato uno dei più ascoltati dalle radio
britanniche dopo il suo lancio, sancendo anche in Italia il
record di AirPlay nella carriera della band.
L'album è stato prodotto dal 9 volte premio Grammy Dave Cobb
e registrato tra l'RCA Studio A di Nashville, Savannah e lo
studio di Marcus a Devon, UK.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA